I dati sul commercio al dettaglio, pubblicati venerdì dall’Istat, mostrano ancora un significativo calo delle vendite a dicembre 2012 del -3,8% rispetto a dicembre 2011: -2,7% per i prodotti alimentari e -4,2% per quelli non alimentari.

“Siamo quindi di fronte a una situazione complessa, cui dovrà far fronte il nuovo governo, anche alla luce degli impatti che avranno sui consumi quest’anno le manovre varate dal 2011, necessarie per il riequilibrio dei conti pubblici: stimiamo in 9,7 miliardi di euro* (pari all’1% del totale) la caduta dei consumi per questi provvedimenti, in considerazione dell’aumento dell’Iva da luglio 2013, dell’IMU, delle accise sui carburanti, dell’addizionale Irpef, ecc.” ha commentato Giovanni Cobolli Gigli, Presidente di Federdistribuzione.

“Uno scenario che richiede l’annullamento dell’ipotesi di incremento dell’Iva da luglio 2013 e che necessita interventi forti per realizzare un profondo cambiamento con politiche volte ad un rilancio della domanda interna e all’ introduzione di maggiore concorrenza nei mercati, completando le liberalizzazioni già avviate (carburanti e farmaci) e introducendo maggiore concorrenza nei settori ancora chiusi al mercato e fonti di costi impropri per consumatori e imprese (energia, banche, assicurazioni, professioni, ecc)”.