La metà di questa cifra, circa 350 milioni di euro, finisce nella spesa con i ticket accumulati saltando il pranzo o, come si usava 40 o 50 anni fa, utilizzando la «schiscetta», il tipico contenitore del cibo portato da casa.
Su una spesa di circa 40 euro in Lombardia la quota dei buoni pasto pesa in media il 7 per cento, con picchi del 13 per cento a seconda del punto vendita e dei prodotti.
Anche perché, in teoria, il ticket dovrebbe servire solo per l'acquisto di alimentari freschi, ma ci sono catene di supermercati dove si possono acquistare prodotti di tipologie diverse (compresi detersivi e tessile) con l'unica limitazione per il reparto tv e hi-fi.