Gli italiani mangiano meno frutta e verdura e consumano anche meno pesce e carne: questo è quanto emerge da una ricerca di Sg Marketing (sulla base dei dati Ismea relativi all’anno terminante a ottobre 2012), riportata dal Sole 24 ore.

La crisi, infatti, si è riversata anche sul comparto agroalimentare dei freschissimi, riducendo la loro presenza sulle tavole dei consumatori: per l’ortofrutta, in particolare, il calo a volume è stato dell’1,6% (accompagnato da un aumento a valore dell’1,3%); la carne, invece, ha registrato una flessione nelle quantità dell’1,5% (+0,6% a valore), mentre per il pesce la riduzione è arrivata al 3,8% (con un calo a valore del 3,7%).

Per quanto riguarda i canali distributivi, gli italiani sembrano affidarsi soprattutto al discount per acquistare carne e ortofrutta (che hanno raggiunto rispettivamente una quota del 7,1% e dell’8,3%), mentre per il comparto ittico le vendite maggiori sono state registrate nei super e negli ipermercati a discapito del canale tradizionale (-7,8%) con i piccoli negozi e i mercati.