I prezzi scontati non convincono gli italiani ad aprire il portafoglio, se non per necessità. «A un mese di distanza dall’avvio dei saldi – spiega Mario Resca, presidente Confimprese – non abbiamo registrato picchi di crescita sui fatturati: il mese di gennaio chiude sostanzialmente in parità rispetto a gennaio 2013.

Segnale inconfutabile che le famiglie stringono, oltre che sui beni superflui, anche sulla merce offerta a prezzi scontati. Su febbraio il sentiment prevede un calo fisiologico verificatosi anche negli anni passati: i fatturati valgono la metà sia rispetto a gennaio che a marzo, mese in cui può invece avvenire la svolta con l’arrivo delle nuove collezioni.

Tuttavia, le vendite in negozio dipendono molto dalle condizioni metereologiche e dalla capacità di spesa, che va drasticamente riducendosi mese su mese:
-2,46% gli ipermercati al 31 dicembre 2013 sul 2012, -3,33% i centri commerciali e -4% il non food, secondo i dati Confimprese Lab-Nielsen».