Decisamente negativa anche la propensione all’acquisto: l’86% ritiene l’attuale momento non adatto per fare acquisti, il 29% non riesce a risparmiare, 4 italiani su 5 dichiarano di aver modificato i propri comportamenti di spesa rispetto allo stesso periodo dello scorso anno: il 63% per le spese per piatti da asporto, il 60% per l’abbigliamento, il 58% per il largo consumo e il 51% per l’intrattenimento fuori casa (51%).
Tra i settori merceologici da segnalare il dato positivo delle vendite dei beni grocery influenzato dai buoni andamenti di pet (+4,3%), food confezionato (+3,0%) e fresco confezionato (+1,3%). Si accentua, invece, la flessione del cura casa (-5,5%).