Il retail ha grandi spazi di crescita in Turchia. I consumi crescono del 7% l’anno, l’indice di fiducia è all’87 contro la media europea del 73 e quella globale del 94. Questo il driver attualmente imperante nel retail turco, aumentato dell’11% a valore nell’ultimo anno e con previsioni di crescita del 9% per i prossimi 5 anni.

Alla buona posizione geografica e alla prospettiva di una possibile entrata in Europa, si aggiunge che il 60% della popolazione (77 milioni di abitanti) è under 30, i giovani professionisti sono 26 milioni, 500 mila i laureati provenienti dalle 170 università del Paese. Il reddito disponibile è di circa 18 mila dollari pro-capite, destinati a salire a 25 mila entro il 2018, il rapporto deficit/Pil è sotto al 2% in linea con i criteri di Maastricht.

Le suddette sono solo alcune delle principali evidenze emerse dal convegno odierno ‘Business Retail in Turchia’, organizzato da Confimprese per i retailer italiani interessati a cogliere le opportunità di sviluppo offerte dal sesto Paese di destinazione degli investimenti retail.

La crescita economica, del resto, è anche frutto dallo schema di incentivi governativi che, per sostenere gli investimenti, prevedono l’esenzione dai dazi doganali e dall’Iva, la riduzione delle tasse e il supporto all’interesse.