Il Consiglio di Amministrazione della Centrale del Latte d’Italia ha approvato i risultati al 31 marzo 2017.

Si premette che, a seguito della variazione del perimetro di consolidamento dopo la fusione di Centrale del Latte di Firenze, Pistoia e Livorno in Centrale del Latte di Torino, il prospetto riclassificato del conto economico consolidato relativo al primo trimestre 2017 non risulta omogeneo rispetto a quello relativo al periodo chiuso al 31 marzo 2016.

Il primo trimestre del 2017 ha registrato alcuni dati positivi, in un contesto nel quale la ripresa appare molto debole e non in grado di invertire la sensazione di insicurezza e di scarsa fiducia presente nelle imprese e nei consumatori, ma anche alcuni punti critici in particolare il deciso aumento del prezzo di acquisto della materia prima latte. Tale dinamica negativa è stata affrontata dalle società del Gruppo proponendo ai propri clienti l’applicazione di nuovi listini con aumenti correlati a quelli sostenuti sul fronte dei costi. I nuovi listini, in parte già applicati dallo scorso mese di aprile, troveranno piena applicazione con il prossimo mese di giugno.

Con riferimento ai singoli segmenti, crescono le vendite del latte fresco ed ESL (extended shelf life) e delle bevande vegetali – prodotti rivolti ai consumatori che seguono diete vegetariane, vegane e light o che manifestano allergie e intolleranze al lattosio - anche a seguito dell’ampliamento delle aree di vendita relativo al nuovo perimetro di consolidamento che comprende la Centrale del Latte della Toscana S.p.A..