A pochi giorni dall’inizio delle lezioni, il quadro tracciato dall’Osservatorio mensile Findomestic è molto chiaro. La spesa che inciderà maggiormente sul bilancio familiare resta quella dei libri (+8%), seguita da quella per i trasporti (+7%) e da quella per i pc (+5%). Giù solo quella per la cancelleria (-8%).

Quest’anno, per risparmiare, si è ricorso massicciamente al canale online: 1 italiano su 4, infatti, ha usato la rete per comprare libri o dizionari, il 16% computer, il 14% cancelleria e l’8% abbigliamento.

Non è da escludere che l’incremento delle spese per la scuola possa avere contribuito a generare scontento da parte degli Italiani verso il sistema-Paese nel suo complesso: a settembre, infatti, il grado di fiducia è ridisceso a quota 3,09 (su una scala che va da 1 a 10 e che ha in 7 la sua soglia positiva), il secondo valore più basso registrano nel corso del 2013, che ha completamente vanificato il timido trend positivo dei mesi estivi.