Quest’anno, per risparmiare, si è ricorso massicciamente al canale online: 1 italiano su 4, infatti, ha usato la rete per comprare libri o dizionari, il 16% computer, il 14% cancelleria e l’8% abbigliamento.
Non è da escludere che l’incremento delle spese per la scuola possa avere contribuito a generare scontento da parte degli Italiani verso il sistema-Paese nel suo complesso: a settembre, infatti, il grado di fiducia è ridisceso a quota 3,09 (su una scala che va da 1 a 10 e che ha in 7 la sua soglia positiva), il secondo valore più basso registrano nel corso del 2013, che ha completamente vanificato il timido trend positivo dei mesi estivi.