L’aumento delle accise sull’alcol rischia di mettere in ginocchio il settore dei distillati. A lanciare questo allarme è Antonio Emaldi, presidente di AssoDistil, l’associazione degli industriali distillatori.

La misura scatterà da domani e, stando ai calcoli sul primo impatto dell’incremento fiscale, su un litro di grappa o di qualsiasi altro distillato della tradizione italiana si pagheranno quasi 10 euro di accise, cui si aggiungerà l’Iva, appena innalzata al 22%.

Il comparto, composto perlopiù da piccole imprese a conduzione familiare e che vale nel complesso 1 miliardo di euro, già chiamato ad affrontare la crisi dei consumi ha, peraltro, reagito senza chiedere particolari sostegni alle istituzioni.