Il dossier Made in torna a essere discusso in maniera concreta a Bruxelles. Grazie all’incessante attività di sensibilizzazione di ANCI, Associazione Nazionale Calzaturifici Italiani, e CEC, Confederazione Europea dell’Industria della Calzatura, il regolamento torna all’esame delle istituzioni europee, dopo la contestata decisione della Commissione Ue dell’ottobre 2012 di togliere il dossier Made in dall’agenda 2013.

Grazie agli sforzi dell’Associazione e degli onorevoli Cristiana Muscardini, Niccolò Rinaldi e Gianluca Susta, da sempre vicini all’impegno di ANCI in questa battaglia, il regolamento che mira a rendere obbligatorio l'uso del marchio d'origine per i beni importati da paesi terzi è stato rimesso al centro del dibattito grazie a una risoluzione dello scorso 17 gennaio, con la quale si intende riconsiderare la decisione dello scorso ottobre e proporre una legislazione compatibile con le norme internazionali in materia, aprendo un dibattito istituzionale con il Consiglio Europeo per attivare un percorso coerente e risolutivo sulla normativa.

I parlamentari Muscardini, Rinaldi e Susta hanno inoltre inviato una comunicazione al neo-insediato presidente del Consiglio Europeo, l’irlandese Enda Kenny, affinché si apra un dialogo istituzionale per rimettere in moto l’approvazione del Regolamento.