Amazon e Google fanno concorrenza alle banche per venire incontro alle imprese in un momento di credito difficile, partendo dai mercati che conoscono.

Ad avviare questa iniziativa è stata l’azienda Amazon, offrendo finanziamenti alle piccole imprese che usavano la sua piattaforma - da mille a 38mila dollari - con un tasso di interesse variabile da meno dell’1% al 13,9%, dopo aver registrato un calo degli acquisti a causa della scarsità di credito di cui le aziende disponevano.

Subito dopo si è fatta avanti Google, che non da meno ha voluto “sfruttare” questo nuovo business, creando una carta di credito, per ora riservata esclusivamente ai suoi clienti pubblicitari di AdWords, piattaforma per l’advertising di Google che consente alle aziende di far comparire i propri annunci in corrispondenza dei risultati di ricerca degli utenti.

Da lunedì 8 ottobre 2012 oltre un milione di aziende inglesi, anche di medio-piccola dimensione, hanno potuto ottenere l’esclusiva carta di credito Google per finanziare i loro investimenti pubblicitari. Nel giro di poche settimane il colosso digitale conta di estendere questo servizio all’intero bacino d’utenza aziendale americana, mettendo a disposizione degli inserzionisti fino a 100.000 dollari mensili, e con un tasso di interesse del 11,9% sulla carta inglese e 8,99% su quella americana, globalmente meno di quanto richiesto dalle banche per il medesimo servizio alle aziende.