Come riportato dal Sole-24 Ore, Acqua Sant’Anna non può ampliare lo stabilimento di Vinadio a causa della vicinanza ad un fiume. Secondo il sindaco della zona, tre anni fa, essendo l’area a rischio esondabilità, era stata approvata una variante al Piano regolatore con adeguamento al Piano di Assetto Idrogeologico, per garantire la difesa dell’insediamento.

Era stato previsto, sopraelevando il terreno di creare una specie di canale scolmatore ma secondo le attuali normative, nelle aree esondabili non si può effettuare sopraelevazioni e così sono obbligati ad ampliare lo stabilimento con tempi lunghi.

Per un’azienda come Sant’Anna spazio e logistica sono fondamentali. Alberto Bertone, ad dell’azienda, afferma che non hanno un magazzino e questo comporta a fermare la produzione nel week end, un lusso in questo periodo di crisi.