L’osservazione, condotta a dicembre 2012 dal C.I.S.O. (Centro Interdisciplinare per lo Studio dell’Obesità) in collaborazione con Be-Total, oltre a evidenziare alcune aree per interventi mirati, ha suggerito nuovi spunti di riflessione. Tra le abitudini scorrette, troviamo la scarsa o assente assunzione di frutta e verdura (68,3%), il salto della colazione (67,6%), la sedentarietà (65,8%) e il consumo eccessivo di alimenti ipercalorici (63,1%).
Un dato rilevante è che nei due terzi dei casi nemmeno i genitori sono consapevoli dei potenziali rischi per la salute di un’alimentazione scorretta dei figli.