Stabile: sia a volume sia a valore. È il bollettino del tempo in gdo per succhi, nettari e bibite a base frutta nell’anno terminante a ottobre 2008, secondo i dati aziendali elaborati dal mensile Food. Nel complesso, quindi, è calma piatta sullo scaffale, anche se la situazione generale sembra destinata a cambiare: già tra settembre e ottobre si è notato qualche segnale d’indebolimento e le prime proiezioni di novembre sono ancor più incerte. La congiuntura economica, d’altronde, è in rapida evoluzione: l’indebolirsi della fiducia dei consumatori ha ormai effetti tangibili anche sulla spesa alimentare. In forte crescita, peraltro, sono le private label - +5% a volume e +2,7% a valore -, che si confermano molto attive nel catturare quote di mercato.

Se l’andamento complessivo della categoria appare flat, i singoli segmenti rivelano però velocità differenti nei trend di vendita. Semaforo verde per le bibite alla frutta - +2,1% a volume e +5,6% a valore -, i succhi 100% bloccati dal rosso mentre i nettari sono davanti al giallo.

Mostrano infatti una crescita contenuta a volume e un po’ più significativa a valore i nettari, a riprova della perdurante fedeltà dei consumatori verso i succhi più densi e dolci. Il segmento registra una maggior tenuta dei prodotti più succosi e un cedimento di quelli più beverini. Inoltre, dopo anni di crescita le confezioni più grandi - che per lo più si abbinano a prodotti a basso tenore di frutta - sembrano ora soffrire. Proprio in questa categoria Coca-Cola Hbc Italia ha in agenda per il 2009 il rafforzamento con il brand Amita, proveniente dalla Grecia, ma sviluppato con una gamma ad hoc per il mercato tricolore e lanciato lo scorso aprile nell’horeca. Nel marketing plan dell’azienda è previsto l’inserimento nella gdo.

I succhi 100%, invece, arretrano perché rientrano sempre meno nei canoni degli italiani, che prediligono un gusto più dolce e meno acido. Ma c’è chi, comunque, fa di questa tipologia la propria mission aziendale. Pago Italia, ad esempio, punta sui succhi 100% con una logica premium, continuando a sviluppare una gamma di gusti differenziati rispetto ai diretti concorrenti.

Il segmento delle bibite a basso contenuto di frutta ha visto nel 2008 una buona crescita, grazie anche al dinamismo delle aziende di marca che hanno proposto prodotti funzionali. Anche il fattore clima ha giocato a favore di questo segmento, che resta più stagionale dei nettari. Del resto la variante funzionale è un filone che sembra marciare bene nelle bibite alla frutta: +9,7% a volume e +17,4% a valore. Si è inserita nel 2008 nella categoria delle bibite alla frutta anche Sanpellegrino (gruppo Nestlé), con una proposta nella linea Fitness. La nuova bibita è proposta in due mix di frutta (arricchito da fibre e cereali) in pet da 0,5 e 1 l.

E per il 2009? C’è da aspettarsi ancora più attenzione da parte dei consumatori sui prezzi e sulle attività promozionali. Del resto il rendimento di questo tipo di attività è in calo, con un bilancio che non è sempre positivo per le aziende. Di sicuro lo è per i consumatori. Tra tante incertezze si fa però strada tra i produttori una certezza: sarà sempre più l’anno dei prodotti in pet da 1 litro, pack poco costoso e molto versatile.

Si confermano quindi diverse le linee guida che seguiranno i principali player del mercato – Conserve Italia, La Doria, Parmalat e Zuegg - che dovranno fermare la presunta avanzata delle private label. Punta a rafforzare la strategia per bibite e succhi di frutta - che per dimensione di fatturato rappresentano un completamento strategico della gamma - Acqua Minerale San Benedetto, che produce e distribuisce due marchi: Oasis - su licenza di Orangina Schweppes - e Batik. E si prevede anche un maggiore presidio del segmento dei succhi senza zucchero dove è presente solo Hero Italia, che lo copre con decisione con Hero Diet.


Per conoscere più in dettaglio l'andamento del mercato e le strategie dei principali concorrenti si legga l'articolo nella sua forma intregrale su Food 1/2009, pag.58.