L'azienda Montenegro, specializzata nella produzione del noto liquore digestivo alle erbe, ha recentemente aperto le porte del suo stabilimento produttivo di Zola Pedrosa per far capire a tutti gli operatori del settore come viene prodotto l'Amaro e, soprattutto, per spiegare tutte le possibili miscelazioni in cui utilizzarlo. L'iniziativa è in linea con la strategia di coinvolgere sempre di più i consumatori e rafforzare la marca. Tutti i dettagli ce li spiega Alessandro Soleschi – Marketing Manager Spirit del Gruppo.

Come si è concluso il 2015 per Amaro Montenegro in termini di vendite?

Nel 2015 con Amaro Montenegro abbiamo registrato performance in termini di volumi venduti in linea con il mercato degli amari, con un risultato molto positivo negli Iper+Super a Natale.

Qual è, invece, l’andamento di questi primi mesi dell’anno?

Questo primo semestre è stato per noi decisamente positivo nel canale Food. Amaro Montenegro sta contribuendo a trainare il mercato degli amari, con performance a volume in netto incremento che sfiorano il +8% rispetto al periodo corrispondente (+7,8% ytd al 12/06, fonte Nielsen)

Quali sono i canali distributivi per voi maggiormente performanti?

Le performance a volume sono nettamente positive soprattutto sul canale Iper+Super dove registriamo una crescita a doppia cifra (+12,5%). Le ragioni di questo ottimo dato reputiamo siano sostenute anche dall’apprezzamento che abbiamo riscontrato da parte dei consumatori nei confronti della nuova campagna di comunicazione “Eroi Veri” lanciata nell’autunno scorso in occasione del 130° anniversario di Amaro Montenegro.

Nel 2015-2016 avete lanciato nuovi prodotti? Prevedete ulteriori nuovi lanci?

In questi ultimi anni le nostre strategie nell’area innovation si stanno focalizzando sull’allargamento delle occasioni di consumo di Amaro Montenegro che, grazie alla sua complessità aromatica, si è rivelato un prodotto ideale per l’utilizzo in miscelazione. Grazie a queste caratteristiche peculiari, Montenegro, prodotto dalla straordinaria versatilità, si posiziona come l’ingrediente ideale sia per creare twist di grandi classici (Es. Montenegroni) che per ideare nuovi cocktail, come ad esempio il 130 Montenegro, nato proprio in occasione del 130° anniversario della marca.

Avete realizzato qualche iniziativa particolare per coinvolgere i consumatori finali?

Il nostro approccio di engagement è molto chiaro: con Amaro Montenegro abbiamo strutturato una strategia multicanale volta a sfruttare al meglio tutti i touchpoint per avvicinarci sempre di più ai nostri consumatori finali. Lo facciamo tramite iniziative digital, social e field al fine di creare una community attiva on/offline, che possa percepire e condividere i valori di marca che da sempre ci caratterizzano: amicizia, eroismo e solidarietà.
Da maggio 2016, in continuità con la nostra campagna tv e coerentemente con la nostra strategia, abbiamo lanciato tramite attività on/offline, radio e field l’operazione “Un giorno da #Eroiveri” indirizzata a un target di giovani adulti 18-34enni.
Tramite la piattaforma ungiornodaeroiveri.it, 4 fortunati gruppi composti da tre amici vivranno un’esperienza unica assieme agli #EroiVeri, ovvero i membri delle associazioni di volontariato partner dell’iniziativa. Sul canale field, inoltre, stiamo intercettando i consumatori anche nei punti di consumo con attività di sampling e di engagement; e dopo l’estate saranno ancora tante le sorprese…

Io credo che per convincere ad acquistare un prodotto non contino solo le caratteristiche del prodotto stesso, ma anche come questo viene raccontato. Amaro Montenegro ha recentemente aperto a barman, giornalisti e influencers le porte del sito produttivo raccontando le tappe principali della storia dell’azienda e tutte le fasi di produzione dell'amaro. Quanto credete che questo possa incidere sulle vendite dei vostri prodotti? Avete intenzione di replicare l’iniziativa della visita allo stabilimento?

Sicuramente queste iniziative, che replicheremo in futuro, sono in linea con la nostra strategia di aprire le porte della nostra azienda agli operatori del settore e ai consumatori, facendo loro respirare l’autenticità, la genuinità del nostro ambiente e l’altissima qualità del prodotto e processo produttivo. Mai come oggi crediamo sia importante enfatizzare questi aspetti all’interno del racconto di marca, che siamo sicuri che incideranno positivamente anche sulle vendite.

Coinvolgere soprattutto i bar tender, mostrando loro le note aromatiche che compongono l’amaro e innovative modalità di preparazione dei drink, mi sembra un’ottima strategia comunicativa per promuovere il prodotto. Sul fronte delle strategie comunicative, ci sono altre modalità con cui promuovete i vostri prodotti in Italia e all’estero? Quali?

Abbiamo messo in campo molteplici attività e modalità comunicative per promuovere Amaro Montenegro: negli Stati Uniti, in particolare, abbiamo costituito un team di bartender (il B-team) che ha il compito di creare nuove ricette con Amaro Montenegro e di promuovere il brand nella community, non solo nei bar ma anche sui social media. A questo team di esperti mixologist si affiancano poi in nostri Brand Ambassador che promuovo il prodotto e fanno brand education. Naturalmente non possiamo mancare nell’essere protagonisti dei principali barshow come Tales Of The Cocktails e Bar Convent Berlin.
Infine, proprio grazie alla la versatilità di Amaro Montenegro stiamo attivando contest indirizzati ai professionisti del settore in tutti i nostri principali mercati (UK: Galvin Cup, US: Montenegro National Bartender Competition, etc. ). Strategie chiare e sempre più consolidate che stanno portando Amaro Montenegro nei migliori cocktail bar del mondo.