La catena francese a quota 22 punti vendita in Spagna. Cento posti di lavoro e 200mila titoli per quanto riguarda i libri, 150mila referenze tra dischi e DVD, 6mila software e oltre 15mila prodotti tecnici con la promessa di proporre i prezzi più bassi per la massima qualità.
Il gruppo giapponese, cui fa capo la catena Uniqlo, ha risentito degli effetti devastanti del sisma che ha colpito il Paese lo scorso 11 marzo. Nel trimestre terminante a maggio l’utile è calato del 4,6% poco oltre i 200 milioni di euro.
Le vendite del gruppo sono aumentate nell’insieme, nell'ultimo trimestre, del 3,2%, con il segmento food ben sopra la media al 5%. A parametri costanti, like-for-like, le vendite nel Regno Unito sono salite dell’1,7% con il food a +3,3%.
Il 60% del gruppo dolciario cinese Hsu Fu Chi, che l'anno scorso ha fatturato 600 milioni di euro, dovrebbe passare alla multinazionale svizzera, che considera strategica la sua presenza in Asia, per 1,2 miliardi di euro.
I negozi che verranno eliminati fanno parte dei 364 a gestione diretta dell’azienda che prevede di sostituirli tramite l’apertura di altri in franchising. Attualmente i negozi affiliati sono 227.
La scelta della localizzazione è caduta su Oporto. Il punto vendita è il più grande della catena di bricolage made in Spain. Si estende su una superficie di 12mila mq e offre 1.500 posti auto, è il più vasto degli otto finora messi in campo dall’insegna specializzata che intende aprirne altri sei nel giro di un anno.
Cedola da 4 Us$ per il 2010, ma il presidente Gregg Steinhafel ha indicato come obiettivo dell’insegna da qui a sei-sette anni la crescita a 8 Us$ e vendite a 100 miliardi.
L’annuncio al Royal Highland Show che ha avuto inizio la scorsa settimana a Ingliston, nei pressi di Edimburgo. L’insegna è già a buon punto con il 50% di elettricità consumata prodotto da fonti rinnovabili nel Nord del Regno Unito.
Ambisce già, però, alla leadership europea con il sito BeniZe che offre 1.500 prodotti extra-large. Per indossare in allegria anche le taglie forti. Per ora è solo dedicato alle donne, ma presto lo sarà anche agli uomini che vi potranno trovare i loro prodotti oversize.
Nel primo semestre 2011 il gruppo vedrà ridursi del 35% il risultato operativo francese. Ciò nonostante si ritiene di poter mantenere stabile il giro d’affari per fine anno. Allo studio un piano che con rapidità riporta l’insegna sulla buona strada.
Il caldo periodo pasquale che ha spinto le famiglie a muoversi di più e le nozze reali nel Regno Unito tra il Principe William e Miss Catherine Middleton sarebbero alla base del sensibile incremento dei ricavi nel trimestre terminante all’11 giugno: il 4,8%, che si ridimensiona all’1,9% se si escludono i carburanti.
L’esercizio 2010 ha chiuso con un aumento del fatturato del 7% a quota 525 milioni di euro, il che equivale a un progresso del 25% negli ultimi tre anni. New entry in Portogallo, passo successivo il Marocco.
L’interpretazione Nielsen sull’andamento dell’economia planetaria. L’impatto del terremoto giapponese, la frenata americana e quella possibile tra i paesi emergenti. Mentre l’Italia resta al palo.
Per KantarWorldpanel è l’insegna con le migliori prestazioni recenti. Avrebbe aumentato dello 0,9% (al 17,5%) la quota di mercato a valore tra i beni di largo consumo traendo pure profitto dalla vendita dei carburanti a prezzi inferiori alla rete tradizionale.