Anche il colosso americano ha sentito i colpi della crisi, soprattutto nel segmento dei discount.

La controllata Sam’s Club taglierà 11.200 posti di lavoro: 1.200 tra chi si occupa di trovare nuovi iscritti - in America i discount sono aperti prevalentemente a chi ha sottoscritto un abbonamento - e 10.000 tra i dimostratori, ossia coloro che si occupano della promozione dei prodotti, un’altra caratteristica peculiare del comparto in Usa.

Le figure dei dimostratori non verranno eliminate, ma date in outsourcing a un’azienda di marketing che prevede di assumere lo stesso numero di persone che Wal-Mart ha messo in esubero.

Recentemente Sam’s Club aveva anche annunciato la chiusura di dieci punti vendita e per il gigante della distribuzione si tratta del business meno profittevole, che pesa soltanto il 12% del giro d’affari complessivo.