Il numero uno della grande distribuzione Wal-Mart fa causa a Visa per 5 miliardi di dollari, accusandola di imporre commissioni esageratamente elevate ogni volta che uno dei suoi clienti acquista con carte di credito o debito.

Lo riporta il "Wall Street Journal", sottolineando come Wal-Mart ritenga che le modalità con cui Visa determina le commissioni violano le norme antitrust.

L'azione legale si inserisce nel lungo braccio di ferro in atto fra tanti altri gruppi del settore della grande e piccola distribuzione e società come Visa e Mastercard, i due colossi del settore, che impongono commissioni ai negozianti sui pagamenti con "plastica". Fu intentata una class action da 7,25 miliardi di dollari contro Visa e Mastercard, approvata lo scorso dicembre da un giudice federale. Ma alcuni- vedi Wal-Mart, Amazon e Target - si tirarono fuori, giudicando la cifra inadeguata rispetto al danno subito.

Il colosso statunitense ha quindi deciso di agire per contro proprio, e nei documenti presentati presso la Corte distrettuale dell'Arkansas (lo Stato dove ha sede legale il gruppo) si punta il dito sull'intesa che Visa avrebbe raggiunto con le banche  per fissare il prezzo delle commissioni. Commissioni che vengono raccolte dagli istituti di credito che emettono le carte per i loro clienti. Wal-Mart ritiene che le elevate commissioni di Visa le causino perdite nelle vendite e perciò chiede un lauto risarcimento danni.