Il primo semestre del 2014 ha registrato investimenti in immobili commerciali in crescita nel nostro paese, con volumi che si sono attestati su circa 1.8 miliardi di euro contro 1.5 miliardi dello stesso periodo del 2013.

I prodotti che hanno attirato maggior interesse da parte degli investitori sono i portafogli industriali e logistici (sempre più apprezzati da parte di molti soggetti esteri) ed i prodotti retail, che continuano a segnare un trend positivo grazie all’azione di vari fondi opportunistici e del ritrovato interesse da parte di investitori istituzionali (fondi pensioni e fondi sovrani) e di alcuni investitori core tedeschi.  

Il settore direzionale soffre a causa della mancanza di prodotti con lot size rilevanti che possano garantire l’interesse dei soggetti  attivi appena menzionati.  Vi è un’ampia gamma di soggetti con differenti propensioni al rischio ed orizzonti temporali differenti interessati ad entrare o rientrare in Italia per investire nel settore uffici. Normalmente l’interesse si produceva in prima istanza verso le aree centrali di Milano e Roma e nel CBD, Porta Nuova e aree limitrofe. Ora invece la nota positiva è che l’interesse si sta spostando anche verso asset localizzati in distretti consolidati o emergenti ma periferici, purché vi siano fondamentali immobiliari e finanziari solidi.