Una Coop che cambia, forse un po’ più piccola e compatta, ma comunque raccolta intorno agli elementi portanti della propria strategia e filosofia ispiratrice: è l’immagine che emerge dagli ultimi dati di bilancio riassunti, questa settimana, dal presidente, Marco Pedroni, durante l’Assemblea Annuale del nostro numero uno della gdo.

Si riconferma la leadership e cresce la quota di mercato che si attesta al 19,1% (era il 18,5%), mentre il fatturato scende a 12 miliardi e 724.000 euro (13,1 nel 2012) e le strutture di vendita calano a 1.200, con 54.700 addetti. Sale, invece, la base sociale, che supera gli 8 milioni con un aumento del 3,4 per cento.

Le cifre, relative alle vendite in valore e al numero dei negozi, scontano la cessione dei circa 300 DiCo a Tuo-Despar.

L’operazione ha rappresentato indubbiamente una forma di razionalizzazione, ma questo ha accorciato ancora la distanza con il rivale Conad, che fra l’altro è sempre più interessato a possibili acquisizioni: ormai il gap supera di poco i 400.000 euro.

Il co-leader, infatti, ha chiuso il 2013 a 11,6 miliardi, 648 milioni in più rispetto al 2012, pari a una crescita del 5,9 per cento. Anche qui la quota di mercato si è rafforzata, consolidandosi a livello nazionale tanto nel canale supermercati (18,5%) che nei negozi di prossimità (14,3%).

Conad ha una rete molto diversa, più affollata e capillare, anche questa però in lieve calo - a 3.019 punti di vendita da 3.067 -, lieve in quanto, diversamente da Coop, il network non è stato interessato da operazioni invasive.

Coop, come del resto il competitor, conferma il successo della private label, che ha superato quota 27% (in crescita di un punto rispetto al 2012).

Buoni risultati anche fuori dal core-business, in virtù dell’allargamento dell’offerta in quei settori di mercato parzialmente liberalizzati.

Sono 119 i Coop Salute, dove, rispetto all’acquisto dello stesso paniere di prodotti presso il canale farmacia tradizionale, si è generato nel 2013 un risparmio sul farmaco senza obbligo di prescrizione di circa 11 milioni di euro (mediamente -25% rispetto ad analogo prodotto).

Coop Voce, telefonia mobile, ha raggiunto 1 milione e 250.000 attivazioni. Tredici gli impianti di carburante per un erogato complessivo nell’arco del 2013 pari a circa 230 milioni di litri.  

Segnali interessanti arrivano dal comparto delle vendite on line dove Coop ha debuttato lo scorso autunno con Coop on line, grande polmone non alimentare, con un ricco assortimento di beni durevoli, semidurevoli e casalinghi: oltre 3,2 milioni di visitatori, 200.000 iscritti alla newsletter, mentre è in corso il rafforzamento dell’offerta che raggiungerà, a regime, circa 11.000 prodotti.

“In uno scenario di grande cambiamento che per la prima volta dopo anni fa registrare timidi segnali di risveglio – ha concluso Marco Pedroni - Coop va meglio della media del mercato della grande distribuzione, ma vuole ancora migliorare i suoi risultati, non perdendo di vista la missione che è propria di un’impresa cooperativa: la convenienza, non disgiunta dai valori di sicurezza, qualità e trasparenza. Per rendere accessibile il cibo buono e sicuro a tutti, anche alle famiglie meno abbienti”.