“I dati diffusi oggi dall’Istat sulla situazione del Mezzogiorno sono estremamente preoccupanti – sottolinea Giovanni Cobolli Gigli, Presidente di Federdistribuzione (nella foto) – e riportano il tema del Sud d’Italia tra le assolute priorità del Paese”
 
Il Mezzogiorno risulta avere un PIL pro-capite nel 2013 inferiore del 45,8% a quello del Centro-Nord, pari nel Meridione a 17.200 €. Ma soprattutto evidenzia, sempre per il 2013, una spesa per consumi per abitante inferiore del 32% rispetto a quella del Centro-Nord: 12.500€ contro i 18.300€ del resto del Paese.
 
“I dati sulla grande differenza di PIL e consumi pro capite del Mezzogiorno rispetto alle altre Regioni del Paese si aggiungono a quelli sui livelli di disoccupazione e di lavoratori irregolari, che sono più del doppio nel Sud rispetto al resto del Paese, disegnando un quadro drammatico dal punto di vista economico e sociale – continua il Presidente di Federdistribuzione –
 
Nel 2013 il tasso di disoccupazione è stato del 19,7% nel Sud rispetto a una media nazionale del 12,2%. Nel 2012 le unità di lavoro irregolari sono state nel Mezzogiorno pari al 20,9% del totale delle unità di lavoro, contro un dato nazionale del 12,1%.
 
“Questo quadro complessivo produce anche situazioni di concorrenza sleale tra imprese, scoraggiando investimenti e allontanando dal territorio aziende soffocate dalle situazioni di contesto”
 
“Affrontare il problema del Mezzogiorno è una priorità che non può essere più rimandata. Correggere le attuali distorsioni e avviare una decisa politica di sostegno dello sviluppo delle regioni meridionali è una chiave fondamentale per la crescita di tutto il Paese. Senza interventi in questo senso tutto il cammino dell’Italia di uscita dalla crisi sarà più lungo e complicato” conclude Cobolli Gigli.