Il primo quotidiano sulla GDO
Aggiornato al 18 Aprile 2024 - ore 12:30
Nei primi 3 mesi e mezzo dell’anno le vendite in Gdo hanno registrato una crescita a volume del 7,9 per cento. Manca l'apporto del fuori casa.
Mentre il 2019 si è chiuso, per il consumer, con un record di 256 operazioni, i pronostici non lasciano dubbi: il Covid-19 colpirà in modo pesante.
Jakala ha condotto una serrata analisi sui consumatori: il ritorno alla normalità, secondo gli italiani, sarà lento e prudente e molte abitudini resteranno.
Fra il 10 e il 20 marzo 2020 la spesa per beni essenziali attraverso i canali digitali è cresciuta del 200%, rimanendo elevata nell’intero trimestre.
“L’home delivery sta subendo una vera e propria trasformazione", constata Elisa Pagliarani, general manager di Glovo Italia.
Il paragone, con marzo 2019, è impietoso con un calo del 31,1% della spesa delle famiglie. I miliardi mancanti sono quasi 2, sommando Monza Brianza e Lodi.
La valutazione di Deloitte è di una perdita del del 4,6 per cento. Sempre meglio della stima di Prometeia, che parla di un -6,5 per cento.
Nelle imprese comincia a essere problematica la carenza di manodopera, a cui si aggiungono criticità a livello di logistica e trasporti.
È questo il dato più allarmante che scaturisce dalla ricerca realizzata da BVA Doxa sugli effetti della diffusione del Coronavirus sul business delle imprese nazionali.
Le indicazioni di Bain & Company non riguardano solo la gestione dell'emergenza, ma anche la programmazione della ripresa.
I prodotti italiani a indicazione geografica superano i 16,2 miliardi di euro alla produzione - 8,9 miliardi vino -, con una crescita del 6% in un anno. Forte il contributo dell'export.
Le stime d'impatto sulla marginalità delineano un quadro allarmante per i comparti maggiormente impattati. Addirittura, per il turismo, si prospettano livelli di marginalità negativi, nello scenario peggiore.
Secondo il rapporto ‘Women in business 2020’ di Grant Thornton International le donne occupano il 29% dei posti di comando aziendali. Il dato è in aumento, ma la prevalenza maschile è ancora lampante.
Con una retribuzione lorda annua media di 29.352 euro, la produzione alimentare e commerciale si posizionano leggermente al di sotto della media nazionale.