Il primo quotidiano sulla GDO
Aggiornato al 19 Aprile 2024 - ore 17:30
La famiglia D'alessandris in 60 anni, ha sempre mantenuto alto il brand, in un mercato in continuo e, a volte, sconvolgente cambiamento.
Colpito, ma non certo vinto dal Covid, il colosso irlandese spiega, nei dettagli, il proprio piano per la nostra Penisola, frutto, in larga parte, della collaborazione con Klépierre.
I sindacati sono in grande agitazione - in ballo ci sono 457 posti di lavoro -, anche perché, il blocco dei licenziamenti è stato prorogato al 31 ottobre dal Governo Draghi, ma il canale, purtroppo ha perso, secondo Cosmetica Italia, il 24 per cento delle vendite al dettaglio.
Il gruppo, 100 negozi in Area 4, intende raddoppiare la rete in un triennio. Dal 2017 al 2019 gli addetti sono passati da 300 a 500.
Fra le novità ci sarà anche un marchio atto a identificare il made in Italy biologico. L’etichetta ‘Biologico Italiano' sarà volontaria e di esclusiva proprietà del Mipaaf.
Alessandro Andreanelli: " L’azienda ha lavorato molto bene, in modo completo e fantasioso, accostando al proprio e-commerce l’ordina e ritira".
Guidata da Eric Joselzon, amministratore delegato dallo scorso gennaio, l'insegna, 19 grandi superfici nel nostro Paese, si prepara al 2021 con un nuovo posizionamento.
La famiglia Celeghin e l'Ad, Stefano di Bella, continueranno a guidare la società in un piano di crescita molto ambizioso.
La pubblicazione, 200 milioni di copie nel 2016, è scesa a 40 milioni. Tutta colpa del digitale.
Un bilancio eccezionale e un'invidiabile resistenza al lockdwon: questi i recenti gol di un gruppo che compie 25 anni. Parla il Dg, Mara Zanotto.
L’operazione rafforza il portafoglio dei marchi specializzati che già fanno parte del gruppo Carrefour, affiancando la generosa proposta dei supermercati: da So.bio, entrato in aprile 2019 e oggi con 23 punti vendita, e BioAzur, acquisita in ottobre e con 5 negozi.
La telescuola, il telelavoro e la maggiore attenzione alla casa hanno spinto verso l'alto le performance del re italiano dell'elettronica.
Capillarità, esperienza, stretto contatto con le persone caratterizzano un grande classico, che sa sempre rinnovarsi.
Le ragioni del divorzio non sono chiare: secondo alcuni Rosso si sarebbe reso conto dello strapotere della Gdo nel mercato de bio e naturale mentre, a sentire altri, Ecor avrebbe ricevuto, dagli attuali soci, offerte molto interessanti per incrementare le proprie quote e per alcuni nuovi ingressi.