Il primo quotidiano sulla GDO
Aggiornato al 29 Marzo 2024 - ore 16:00
L'indagine annuale Assocasa-Nielsen mostra uno scenario di mercato all'insegna di un ritrovato benessere. Non si parla di ripresa vera e propria, ma i segnali sono decisamente incoraggianti e preludono a una rimonta.
Il lungo periodo caldo ha inciso, ma sarebbe riduttivo parlare di puro effetto congiunturale. Distribuzione Moderna ha messo a confronto diverse ricerche e fonti statistiche: tutte portano il segno più e sottolineano che le buone indicazioni potrebbero davvero essere, finalmente, strutturali.
Torna a crescere in Italia il Largo Consumo Confezionato (LCC): dopo anni di pesante segno meno: nei primi 7 mesi di quest’anno è stato registrato un aumento del 2% delle vendite, in una rete distributiva al dettaglio che conta oltre 68.000 punti vendita, dagli ipermercati e superstore fino ai negozi tradizionali. In ...
Boccata d’ossigeno per le vendite di supermercati e ipermercati nel primo semestre dell’anno. I dati dell’Osservatorio “Prezzi e mercati” di Unioncamere segnalano per la grande distribuzione organizzata, fra gennaio e giugno 2015, un aumento delle vendite del +2,2% su base annua. I bilanci 2013-2014 si erano inveche ch...
Centro studi Promotor ha scattato, sulla base dei dati Istat, una fotografia della produzione, che a luglio ingrana la quarta e balza, su luglio 2014, del 44,9%, con un cumulato, nei sette mesi, del 44,2% in più. E i mezzi di trasporto, in generale, avanzano, sempre a luglio, di oltre il 20 per cento. E' uno dei segni ...
Da Bologna, dove si svolge il Sana (12-15 settembre) arrivano i dati chiave sui prodotti bio. Nomisma, Ismea e Sinab, fotografano un comparto in piena salute. Tutti gli indicatori sono positivi e i consumi fanno faville.
Il carrello della spesa si appesantisce a luglio dello 0,4% rispetto a giugno e del 2,1% tendenziale, la variazione più elevata degli ultimi cinque anni. I dati degli ultimi mesi confermano il miglioramento della domanda, sostenuta in larga parte da un nuovo ciclo di acquisti di beni durevoli. Lo afferma l’indicatore d...
Secondo Stefano Scabbio, presidente area mediterranea di ManpowerGroup il retail "segna un indice in aumento da ormai quattro trimestri consecutivi e il dato più alto degli ultimi 7 anni”. Più deboli i ritmi della ristorazione e dell'accoglienza alberghiera, dove le indicazioni negative si confermano stabili.
Marco Pedroni: "Coop, rimane sicuramente leader a dispetto dei richiami a un possibile sorpasso, che però non trovano riscontro nella realtà. Il cambiamento delle politiche Coop proseguirà con attese di ulteriori positivi riscontri sui volumi e sulla tenuta/aumento dei clienti. Nel 2016 potenzieremo le azioni distinti...
Nulla sarà più come prima e se i consumi, almeno in alcuni casi, sembrano riprendere il passo, il migliore sentiment di fondo dimostra una percezione della realtà cambiata: siamo più frugali, digitali, pretenziosi, amiamo restare in salute, fumiamo e beviamo meno, mangiamo vegetariano e ci sentiamo più proletari.
Nonostante i dati Istat, diramati ieri, 28 luglio, indicassero un leggero appannamento del clima di fiducia dei consumatori italiani in questo settimo mese dell’anno, ma una ripresa di coraggio da parte delle imprese, secondo Nielsen il sentiment, considerando l’intero secondo trimestre, si colloca in territorio positi...
La canicola batte la crisi dell’elettronica: nei centri brico, negli ipermercati, nelle grandi superfici specializzate, ventilatori e condizionatori vanno a ruba. Le notizie, sui quotidiani di tutta Italia, parlano di centinaia di pezzi venduti in poche ore. Anche su Internet i nostri connazionali sono scatenati, come ...
Dove va la pubblicità? Fra una congiuntura non ancora positiva, una crescente parcellizzazione dei mezzi e l’effetto di richiamo esercitato da Expo su molti budget dell’alimentare, viene proprio voglia di chiederselo. La luce è ancora debole.
Secondo Iri sì. I prossimi mesi del 2015 e l'anno 2016 promettono rialzi sia in volume, sia in valore. Ma il pronostico è esposto a due grandi incognite: la crisi greca, con le relative ripercussioni sul sistema valutario, e la spada di Damocle della "clausola di salvaguardia".