Il primo quotidiano sulla GDO
Aggiornato al 23 Aprile 2024 - ore 17:30
Coca Cola rassicura: il marchio resterà in tutto e per tutto italiano. Anzi il suo scopo sarà di tenere alta la nostra bandiera.
La pandemia ha portato una crisi senza precedenti anche nel mercato dell’adv. I livelli del 2019 non verranno recuperati neppure in un biennio.
L’azienda, circa 388 milioni di fatturato nel 2019, ha avviato un percorso di internazionalizzazione con l’apertura della filiale di Shanghai.
Acquisita nel 2007, Harrys è oggi un'impresa da 600 milioni di euro. Possiede, fra l'altro, il più grande forno industriale d'Europa.
La cooperativa vitivinicola ha previsto un investimento da 9 milioni di euro per implementare la capacità produttiva dello stabilimento di Forlì che si occupa di lavorazione e imbottigliamento vino.
Pippo Cannillo: "Anche se il 2020 resterà l'anno del Coronavirus è il momento di guardare al futuro e di rilanciare gli investimenti".
L’operazione Auchan, che ha ottenuto l’autorizzazione dell’Antitrust a marzo e che sarà portata a termine entro settembre, ha già visto il passaggio di 152 su 265 punti vendita della catena francese sotto l’insegna Conad, mentre 18 negozi sono in fase di ristrutturazione.
Colpisce in particolare il dato sull'export. Nel 2019 il gruppo ha venduto oltre confine prodotti italiani per un valore superiore a 1,6 miliardi di euro
Tutti gli indicatori economici sono positivi: 4 miliardi di euro di giro d’affari, 48,1 milioni di utile e 585 milioni di patrimonio netto consolidato. Investimenti mirati alla competitività, alla crescita, alla persona, alla formazione del dipendente perché possa diventare un futuro socio. .
Altri 4 mesi di blocco dei prezzi sui prodotti a marchio (fino al 30 settembre), un paniere di 10 prodotti basici di alto profilo qualitativo a 10 euro, promozioni settimanali a rotazione con sconti mediamente del 20% su freschi e freschissimi come carne, pesce, ortofrutta (sempre a marchio) per tutto il periodo estivo...
L'azienda avellinese, specialista nelle castagne e nel base di frutta, ha fatturato, lo scorso anno, 33,4 milioni di euro.
Per la prima volta il coronavirus è un criterio di scelta per un'autorità antitrust. Ma perché anche il food delivery accusa l'impatto della pandemia?
È questo il dato più allarmante che scaturisce dalla ricerca realizzata da BVA Doxa sugli effetti della diffusione del Coronavirus sul business delle imprese nazionali.
Tutte le società del Gruppo, senza eccezioni, sono state interessate da robusti stanziamenti, per un totale di 22 milioni di euro, un impegno davvero notevole che difficilmente potrebbe essere ripetuto ogni anno.