Il primo quotidiano sulla GDO
Aggiornato al 18 Aprile 2024 - ore 10:30
La crescita è legata agli ottimi andamenti all'estero, all'integrazione di Lavazza Pro e all'ingresso nei pronti da bere, in tandem con Pepsico.
La Spagna è, insieme all'Italia, uno dei Paesi più colpiti dall'emergenza sanitaria. Ecco le misure decise da Pablo Isla e Amancio Ortega.
Tutte le società del Gruppo, senza eccezioni, sono state interessate da robusti stanziamenti, per un totale di 22 milioni di euro, un impegno davvero notevole che difficilmente potrebbe essere ripetuto ogni anno.
Il colosso lombardo supera la boa degli 8 miliardi e continua a erogare convenienza verso i clienti. Si appannano margini e utili, a testimonianza di un mercato distributivo condizionato da una concorrenzialità sempre più netta. Ma il gruppo si mantiene ben sveglio e propone due nuovi format.
Macfrut genera circa l’80% del fatturato e dei margini della società. Lo spostamento nel moderno quartiere fieristico riminese ha comportato non solo una costante crescita della manifestazione, ma anche una ricaduta in termini di benefici economici sul territorio cesenate.
Tanya Kopps, amministratore delegato di Metro Italia: "I dati confermano che la strada intrapresa per diventare il partner d’elezione dei professionisti horeca è vincente".
Gli ottimi risultati ottenuto da gennaio a giugno 2019, con una crescita organica del 6,2%, confermano una previsione di crescita, a fine anno, fra i 5 e i 7 punti. In Italia il gruppo sta ristrutturando il polo di Induno Olona, vicino a Varese, un impianto che esporta oltre il 70% di quello che produce.
Il processo di sviluppo prevede investimenti pari a 320 milioni di euro per l’anno in corso, fra nuove aperture e ristrutturazioni, con l’obiettivo di raggiungere un aumento del giro d’affari alla vendita del +4,1%.
Ernesto Dalle Rive: "Il risultato di esercizio 2018 é di qualità, perché costruito grazie al miglioramento della gestione commerciale. Un dato che conferma il nostro trend positivo e sovverte la narrazione di chi ama rappresentare le Coop come capaci di fare buoni bilanci solo agendo sulla leva finanziaria".
Le leve di crescita dell'azienda napoletana sono molte e determinano indicazioni finanziarie di tutto rispetto: a tirare la volata sono soprattutto l'espansione estera, le novità di prodotti e lo sviluppo nei porzionati.
Conad vive una crescita costante da 10 anni, passando dai 9,3 miliardi di euro di fatturato (2009) agli attuali 13,5 miliardi – con una variazione di oltre il 45,2% – e da una quota di mercato del 9,9% (2010) al 12,9 per cento.
Sono tutti in positivo gli indicatori del gruppo, che si distingue per una politica molto oculata. Il prestito sociale è gestito con assoluta prudenza: l'ammontare complessivo raccolto è inferiore al valore del patrimonio e l'investimento privilegia strumenti liquidi, o rapidamente liquidabili.
PAC 2000A Conad – destinata a fondersi nel processo di riorganizzazione del mondo Conad con Conad Sicilia, per dare vita a Conad Sud Ovest - chiude il bilancio sotto il segno più, con un fatturato consolidato di 3.032 milioni di euro. Nel 2018 il sell out della rete è stato complessivamente di 4.153,4 milioni di euro.
Il giro d’affari di 1,2 miliardi di euro (+15,5% rispetto al 2017) e il patrimonio netto consolidato di 176,9 milioni di euro (162,2 milioni nel 2017) rafforzano la solidità economia del gruppo a sostegno dell’attuazione del piano di sviluppo al 2021, che prevede 78,6 milioni di euro di investimenti.