Eataly rafforza il patrimonio aziendale un anno dopo aver incassato un maxi finanziamento bancario di 225 milioni di euro. La società ha infatti varato un aumento di capitale di 75 milioni, da realizzarsi per metà entro il 30 novembre prossimo e per l’altra metà entro il 30 giugno 2026. Oggi il capitale sociale è di 108,6 milioni. Arriverà a 183,6 milioni.
Il maxi prestito bancario (inclusi 65 milioni senza obblighi di rimborsi intermedi) ottenuto da Eataly copriva gli investimenti potenziali di 6 anni, a cui devono aggiungersi i flussi di cassa. L'ingente disponibilità finanziaria è necessaria per realizzare la strategia dello sviluppo decisa degli azionisti, ma anche per l'acquisto delle quote di minoranza, come accaduto negli Usa, in Germania e Francia o assumere il controllo diretto come in Medio oriente.
Quali i motivi dell'aumento di capitale? Il ceo Andrea Cipolloni scrive che “l’operazione è un passo significativo nel percorso di rapido consoIidamento della posizione di Eataly nei mercati di riferimento e un’opportunità per sostenere i piani di sviluppo strategico sia con il nuovo format Eataly Caffè sia in nuovi canali per raggiungere nuovi clienti. Il format Eataly Caffè è stato studiato e progettato dopo l’ingresso di Investindustrial nel capitale. Il grande successo riscontrato sin da subito ha spinto il cda e tutti gli azionisti a dotare la società di ulteriori risorse volte ad accelerare lo sviluppo dell’interessante pipeline di aperture possibili”.
In agenda
Nel ruolino di marcia della multinazionale si prevedono aperture di ulteriori pdv soprattutto in Nord America, con tre nuovi store Eataly entro fine anno a Philadelphia, Toronto e West Palm Beach. Inoltre, dopo i primi 2 store a New York del nuovo format Eataly Caffè, a Rockfeller Center e Hudson Yards, sarà inaugurato un altro punto vendita a Lexington Avenue.
Nel travel retail, dopo la recente apertura a Schiphol, entro fine anno verrà inaugurato lo store di Linate, che si aggiunge ai 5 a Parigi, tra Orly e Charles De Gaulle, e ai 4 a New York Jfk.
Dagli Usa all’Asia
Nel 2024 Eataly ha realizzato ricavi consolidati di 684 milioni di euro (+4,3%) e un Ebitda di 53,3 milioni (+29,7%), con un’incidenza sul fatturato passata dal 6,3% al 7,8%. La perdita netta è stata di 13,4 milioni (più che dimezzata). Nell’esercizio sono stati investiti 51 milioni per nuove aperture, ristrutturazioni, ammodernamenti e miglioramento dei processi. Il debito netto ammonta a 140 milioni e il patrimonio netto a 237,5 milioni.
Eataly è una catena internazionale specializzata nella ristorazione e nella distribuzione di alimentari italiani di qualità, spesso produzioni artigianali. Il nord America conta una quindicina di negozi, l’Europa 25 e Medio Oriente e Asia altri 15. Realizza circa il 60% dei ricavi in America mentre l’Europa si ferma al 38%.
Eataly è controllata per il 52% dal fondo di private equity Investindustrial. Con quote minori, Eatinvest (22,01%) della famiglia Farinetti, Clubinvest di Tamburi (17,67%) e Carlo Alberto della famiglia Baffigo-Miroglio (8,32%). Le obbligazioni assunte da Eataly con il maxi finanziamento bancario sono garantite da un pegno concesso a Unicredit Bank (quale security agent) sulle azioni di Investindustrial, Eatinvest e Carlo Alberto.
Gli altri articoli:
Eataly raddoppia in Florida e prepara l’atterraggio al Jfk. Verona chiude il 3 agosto
Eataly, in Medio Oriente 40 nuovi pdv e 100 milioni d'investimenti