Lucart, gruppo cartario multinazionale noto per i brand Tenderly, Lucart Professional e Grazie EcoNatural, ha presentato il suo 20° rapporto di sostenibilità. Il titolo scelto per questa edizione, “La visione illumina il futuro”, celebra due decenni di impegno concreto sui temi ambientali, sociali ed economici, raccontando l’evoluzione di un percorso iniziato ben prima che la sostenibilità diventasse una priorità globale.
Nuove risorse e nuova governance
Il 2024 ha visto il passaggio dalla seconda alla terza generazione della famiglia Pasquini con la nomina di Francesco Pasquini ad amministratore delegato del Gruppo. La governance è stata poi arricchita dall’ingresso nel capitale della holding del fondo Azzurra Capital. La multinazionale toscana ha chiuso l’anno con un fatturato di 685 milioni di euro e ha consolidato al tempo stesso la leadership europea nella produzione di carta tissue riciclata e nei prodotti sostenibili per l’igiene. Un risultato che conferma la solidità dell’azienda, frutto degli investimenti impiantistici e organizzativi impostati in precedenza, raggiungendo un fatturato importante in linea con le aspettative.
«Questo ventesimo rapporto – ha dichiarato Francesco Pasquini, amministratore delegato di Lucart – non è solo un bilancio delle nostre performance, ma una tappa fondamentale di un lungo viaggio fatto di coraggio, coerenza e visione. In questi vent’anni abbiamo costruito un modello industriale innovativo e sostenibile che unisce qualità, competitività e attenzione per l’ambiente e le persone. Oggi, con l’ingresso di Azzurra Capital nel capitale della holding, abbiamo nuove risorse e una governance rinnovata che ci permettono di accelerare lo sviluppo internazionale rimanendo fedeli ai nostri valori. Le sfide non mancano, ma siamo pronti ad affrontarle con la forza di chi ha una direzione chiara: creare valore condiviso per tutti i nostri stakeholder».
Risultati concreti per il Pianeta
I risultati raggiunti nel corso dell’anno si inseriscono in un percorso di continuità che da vent’anni guida Lucart nella costruzione di un modello di sviluppo capace di coniugare solidità economica e responsabilità ambientale e sociale. Un percorso coerente e progressivo che dimostra come la sostenibilità sia parte integrante della strategia aziendale, nonché una leva di crescita solida e duratura.
In particolare, lo scorso anno l’azienda ha raggiunto in anticipo l’obiettivo del 90% di rifiuti avviati a recupero prefissato per il 2030 e certificato il 100% dei propri stabilimenti con la ISO 45001 sulla salute e sicurezza sul lavoro con un anno di anticipo rispetto all’obiettivo di miglioramento stabilito.
Nel corso del 2024, Lucart ha ulteriormente migliorato il proprio impatto sull’ambiente continuando a ridurre le emissioni di CO2, che si attestano ora a 387,53 kg CO2 per tonnellata di carta prodotta contro i 401,27 del 2023 (-3,43%).
Anche il consumo idrico è in diminuzione con 9,43 m3/tonnellata di carta prodotta (-26,8% vs 2013), sempre più vicino all’obiettivo di 9,40 fissato per il 2025. Continua a diminuire anche il consumo energetico specifico (-2,2% vs 2023).
Anche i risultati rispetto all’utilizzo delle materie prime si avvicinano sempre di più all’obiettivo di arrivare al 40% di cellulosa vergine e al 60% di carta da riciclare entro il 2030, risultati che attualmente si attestano al 46% di cellulosa vergine e al 54% di carta da riciclare.
Trend positivo, infine, per gli imballaggi, già dal 2020 al 100% riciclabili o compostabili, dove l’82% ha un contenuto di materia riciclata superiore al 30%.
Impegno per la decarbonizzazione
Per il terzo anno consecutivo, Lucart ha ottenuto la medaglia Platinum da Ecovadis, che colloca l’azienda tra l’1% delle più virtuose al mondo in tema di responsabilità sociale d’impresa. Il Gruppo ha inoltre consolidato il proprio impegno verso la decarbonizzazione, aderendo alla Science Based Target initiative (SBTi) con l’obiettivo di sviluppare una strategia di riduzione delle proprie emissioni di gas serra basata sulle più recenti evidenze scientifiche e validata da un organismo terzo. Con l’adesione al programma, Lucart si impegna entro la fine del 2025 a presentare target di riduzione specifici sulle emissioni controllate direttamente (Scopo 1), emissioni indirette legate alla produzione di elettricità, vapore o calore acquistati da rete (Scopo 2) ed emissioni indirette provenienti dalla propria catena del valore (Scopo 3).