La ricerca, svolta anche in Italia dalla Global Survey “Oh baby! Trends in the baby food and diaper markets around the world”, rivela che nell’ultimo triennio il volume di acquisto per i pannolini è diminuito del 2,3% e per gli alimenti del 5,7%.
In Italia il 78% dei clienti ammette di aver cambiato marca almeno una volta spinto da prezzi più convenienti, ma il 65% considera tra le opzioni di scelta solo marche fidate. La fetta di mercato del settore è inoltre ridotta a causa del basso numero di nascite e per questo non è facile aggiudicarsela.
Nell’acquisto dei cibi per i più piccoli, il rapporto qualità/prezzo è determinante per il 33% degli intervistati, seguito dall’affidabilità del brand per il 29% e dalle promozioni per il 24%.Nel campo dei pannolini il rapporto qualità/prezzo è rilevante per il 39% di coloro che acquistano, mentre le promozioni guadagnano 3 punti percentuali arrivando al 32%.
Per quanto l' e-commerce del settore, i prodotti che hanno la maggiore sono i giocattoli con il 35%, seguiti dai vestiti al 24%. Il valore più basso è invece degli alimenti con il 4%.