Per la produzione di olio di oliva nella campagna 2014/2015 si stima un taglio del 35%.
È quanto emerge da una prima valutazione effettuata da Ismea con la collaborazione delle organizzazioni degli operatori Aifo, Cno, Unaprol e Unasco.
Un risultato produttivo che riflette le ricadute di un andamento climatico particolarmente negativo, con la produzione di olio di oliva che dovrebbe scendere quest’anno a 302 mila tonnellate rispetto alle 464 mila (dato Istat) della scorsa campagna.
A subire i contraccolpi di una situazione sfavorevole sono stati tutti i principali poli produttivi regionali: in Puglia e in Calabria si prevede una contrazione di oltre un terzo dei quantitativi prodotti rispetto al 2013, mentre Sicilia e Campania subirebbero tagli rispettivamente del 22 e del 40 per cento; quasi dimezzata la produzione del Centro Italia, con sviluppi altrettanto negativi nelle regioni settentrionali.