L’indice dei prezzi agricoli elaborato dall’Ismea, posizionatosi a 135,3 (base 2000=100), ha fatto segnare a novembre una variazione positiva dello 0,1% mensile, accusando invece su base annua una contrazione del 3,6%.
Tra le colture vegetali, che nel complesso sono avanzate dello 0,8% rispetto al mese di ottobre, chiudono in forte ribasso gli oli di oliva (-6,4%) e i vini (-4,6%), mentre recuperano posizioni i cereali (+1%) e le coltivazioni industriali (+2,1%). Prosegue il trend positivo degli ortofrutticoli, seppure a un ritmo più attenuato: nel dettaglio la frutta ha spuntato a novembre un più 1,6% e gli ortaggi un punto percentuale secco.
Per l’insieme dei prodotti zootecnici, che in media hanno ceduto lo 0,1% su ottobre, le rilevazioni dell’Ismea indicano decrementi diffusi tra gli animali vivi, con variazioni comprese tra il meno 1,1% dei bovini e il -3% dei suini. In controtendenza i prezzi degli avicoli, in crescita del 2,8% su ottobre, con spunti al rialzo anche per i lattiero caseari, rincarati dello 0,3%.