di Emanuele Scarci
Lo shopping di Argea fa tappa in Abruzzo.
La holding, controllata dal fondo di private equity Clessidra, ha siglato un accordo per l’acquisizione di Cantina Zaccagnini, azienda vitivinicola abruzzese con sede a Bolognano, in provincia di Pescara. Come nei precedenti deal, Argea acquisisce brand e impianti, ma non i vigneti.
Nell’orbita di Argea ci sono la veneta Botter, la piemontese Cdz Vini e l’emiliana Mondodelvino. Il progetto è quello di creare il più grande operatore del settore, con un ampio catalogo dei vini e significative sinergie. Il tutto senza la proprietà di vigneti e immobili non funzionali alla produzione. L'ingresso di Cantina Zaccagnini permette però ad Argea di rafforzare il posizionamento in un'area vitivinicola importante dove il Montepulciano d’Abruzzo è il prodotto di riferimento.
Il fondatore Marcello Zaccagnini investirà nel progetto di Argea, continuando a condividere la propria esperienza e restando ambasciatore del marchio da lui creato.
Tenuta e vini
Nel perimetro di Cantina Zaccagnini sono compresi: due cantine di produzione,
uno stabilimento logistico e di confezionamento, circa 100 dipendenti, 60 ettari
di vigneti di proprietà e oltre 150 ettari in conduzione diretta e indiretta. La parte relativa ai vigneti è stata scissa dal resto dell'azienda ed è rimasta di proprietà di Zaccagnini.
Nel 2021 Cantina Zaccagnini ha
realizzato un fatturato di circa 27 milioni di euro, l'80% del quale derivante
dall'export. I mercati principali, oltre l'Italia, sono Usa, Canada, l’Europa
intera con particolare focus sui Nordics, ed una promettente presenza nel Far
East. In tutto sono 45 paesi.
Il cuore produttivo di
Cantina Zaccagnini sta nel Montepulciano d’Abruzzo, nel Cerasuolo d’Abruzzo, nel
Bianco di Ciccio - Trebbiano d'Abruzzo e nel Pinot Grigio.
L’integrazione
"Ho sempre guardato a Cantina Zaccagnini come alla punta di diamante
dell'Abruzzo. Un'azienda storica permeata di arte e tradizioni che, per
complementarità e approccio, si integrerà alla perfezione con Argea. Si tratta
di un'acquisizione che attesta la forte dinamicità di Argea, che a pochi giorni
dall’ annuncio della sua nascita aggiunge un nuovo tassello verso la creazione
di un importante polo aggregante, un acceleratore tutto italiano che per
dimensioni e ambizioni vuole posizionarsi tra i maggiori player internazionali” ha
commentato Massimo Romani, amministratore delegato di Argea.
Nel 2021 Argea ha realizzato ricavi consolidati di circa 420 milioni. Il piano di investimenti è intorno ai 50 milioni.
Per il merger, Argea è stata assistita da LT Wine&Food Advisory (guidata da Lorenzo Tersi) come global advisor, Bain & Company per la consulenza strategica, E&Y per gli aspetti contabili e finanziari, dallo Studio Gattai, Minoli e Partners per l'assistenza legale e da Alonzo Committeri & Partners sui temi fiscali.