di Emanuele Scarci
Gli organizzatori di Parma hanno atteso sino alla fine, ma poi devono essersi convinti che non si poteva aspettare oltre.
Il 29 e 30 marzo si terrà dunque a Parma Cibus Connecting Italy e l’8-11 maggio a Milano Tuttofood. Due saloni dell’alimentare, con le loro peculiarità, nell’arco di 40 giorni e a 140 km di distanza. Il programma dettagliato della manifestazione emiliana sarà presentato ufficialmente in una conferenza stampa a Roma il 2 marzo.
Nelle ultime settimane i soci pubblici di Fiere di Parma (Comune e Provincia) hanno
chiesto approfondimenti e pareri giuridici sul matrimonio con Fiera Milano, il
cui esito sembra tornato in bilico. Tanto che non è stata fissata la data di
convocazione del consiglio comunale che dovrà approvare l’annunciata “comune piattaforma
fieristica europea nel comparto agro-alimentare". Qualora ci fosse la luce
verde, è probabile che si avvii una riprogrammazione degli eventi dei due poli
fieristici e, forse, anche delle alleanze internazionali. Al progetto di partnership hanno lavorato i due ceo delle fiere, Antonio Cellie e Luca Palermo.
Oggi il brand Cibus è di proprietà al 50% fra Fiere di Parma e Federalimentare.
Fiera light
Intanto “Cibus
Connecting Italy” si presenta nella sua tipica veste degli anni dispari, format
di fiera compatto, che ogni
biennio sviluppa un programma mirato di eventi, panel, attività dimostrative e
cooking show.
In esposizione oltre mille brand e circa 500 nuovi
prodotti pronti al lancio. Fiere di Parma stima l’arrivo di 20 mila professionisti, tra operatori
della distribuzione moderna, dell’Horeca e delle catene
di ristorazione. Un quarto di loro sono buyer esteri provenienti da 90 Paesi,
tra questi i top buyer selezionati per l’incoming in collaborazione con Agenzia
Ice. Quattro le nuove aree tematiche che Cibus inaugura quest’anno, due
tradizionalmente legate all’eccellenza made in Italy (ortofrutta fresca e
produzioni artigianali di gelato e pasticceria), due ad alto contenuto
innovativo (componenti plant-based e integrazione alimentare).
Export record
A “Cibus Connecting Italy” il settore alimentare italiano farà il punto sulle prospettive del settore. Nonostante la crisi, infatti, il mercato interno ha tenuto, mentre l’export ha segnato ancora un nuovo record, come dimostrano le ultime stime disponibili sull’anno appena concluso: 176 miliardi di fatturato della sola industria alimentare, con un +13% sul 2021, a fronte di una crescita in volume dell’1% e un commercio estero che, sempre secondo le stime, farebbe registrare un +19% sul 2021 arrivando a 49,2 miliardi di euro, a fronte di una crescita in volume del 5%.
“Cibus 2023 dimostra una visione sempre più organica del Made in Italy alimentare – ha commentato Cellie – spaziando trasversalmente tra settori ad alto tasso di integrazione commerciale e produttivo. Un operatore visitando Cibus 2023 può comprendere le radici del nostro saper fare spaziando dalle materie prime ai prodotti trasformati passando per i semi-lavorati. Una esperienza davvero immersiva anche grazie ai nostri numerosi “Factory&District Tour” dedicati a centinaia di buyers esteri nei diversi territori”.