Più digitalizzazione e collaborazione nel futuro della logistica

Più digitalizzazione e collaborazione nel futuro della logistica

Più digitalizzazione e collaborazione nel futuro della logistica

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redazione

CargoON presenta l’ultima edizione di Market Insights On, un'analisi delle principali forze che stanno ridefinendo il settore della logistica europea nel 2025 e che esamina i cambiamenti economici, la digitalizzazione, le normative sulla sostenibilità e la crescente collaborazione tra gli attori del settore. Secondo il report, il settore della logistica in Europa si trova a un bivio, con un’elevata volatilità di mercato che persiste nonostante i primi segnali di stabilizzazione. L’inflazione è scesa significativamente, raggiungendo il 2,1% alla fine del 2024, ma le supply chain rimangono esposte a rischi geopolitici, cambiamenti nelle politiche commerciali e una ripresa economica disomogenea in tutto il continente.

«La sfida più grande per il settore dei trasporti, che incide sulle condizioni di committenti e vettori, è la stagnazione dell’economia europea e il conseguente calo dei consumi. Inoltre, il protrarsi del conflitto in Ucraina, l’instabilità politica in diversi paesi chiave in Europa e l’incertezza legata al cambio di amministrazione negli Stati Uniti non favoriscono il miglioramento del sentiment di mercato», sostiene Bartosz Baca, head of product presso Done deliveries e membro del board del polish supply management leaders.
Mentre alcuni mercati mostrano segnali di ripresa, altri continuano a lottare con sfide strutturali, come le pressioni recessive in Germania, le inefficienze infrastrutturali nel sud Europa e l’aumento dei costi in tutto il continente. La capacità del settore di adattarsi determinerà se il 2025 porterà la stabilità tanto attesa o un altro anno di turbolenze. 

Digitalizzazione e ai, nuovo paradigma per la logistica
L’accelerazione della trasformazione digitale sta rivoluzionando la logistica: ai, automazione e visibilità in tempo reale sono ormai essenziali per rimanere competitivi. Dall'analisi predittiva per l’ottimizzazione dei trasporti alle soluzioni basate sull'intelligenza artificiale per migliorare la trasparenza della supply chain, la digitalizzazione non è più un’opzione, ma una necessità.
«Il rapido sviluppo dell’ai nel 2025 e la crescente disponibilità di strumenti digitali stanno trasformando radicalmente la gestione dei trasporti – dichiara Piotr Roczniak, head of business consulting & data presso CargoON –. L’automazione di processi come la pianificazione dei percorsi, l’assegnazione dei carichi ai vettori, il monitoraggio dei trasporti e la gestione finanziaria migliora l’efficienza e aiuta a ridurre i costi».
Le aziende che non investono in soluzioni logistiche basate sui dati rischiano di perdere il proprio vantaggio competitivo, poiché le aspettative dei clienti in termini di velocità, efficienza e flessibilità continuano a crescere. La chiave per il successo nel 2025 sarà l’integrazione di strumenti basati sull’intelligenza artificiale per ottimizzare i processi e pianificare in modo predittivo.

La "rivoluzione" dei cambiamenti normativi
Con la spinta delle normative europee in materia di sostenibilità e lavoro, le aziende devono ripensare le proprie strategie a lungo termine per garantire la conformità senza compromettere l’efficienza dei costi. In Italia, i nuovi accordi contrattuali stanno ridefinendo le dinamiche della forza lavoro, mentre in Spagna si intensificano le politiche per un trasporto più sostenibile. Tuttavia, la compliance normativa da sola non basta: è necessario un approccio basato su una più ampia collaborazione tra i player del settore.

Un futuro più resiliente e collaborativo
Nel 2025, il settore della logistica dovrà affrontare sfide economiche, tecnologiche e normative, ma allo stesso tempo cogliere le opportunità offerte dalla digitalizzazione e dalla collaborazione tra gli attori del mercato.
«Nell’incessante ricerca di strategie per aumentare la resilienza delle supply chain alle crescenti complessità, l’adozione di processi digitalizzati e automatizzati e di moderne tecnologie, come IoT, intelligenza artificiale, blockchaic, ecc., è sempre più una necessità – afferma Damiano Frosi, direttore osservatorio contract logistics del Politecnico di Milano –. Oltre a offrire opportunità di maggiore efficientamento e riduzione dei costi, l’innovazione digitale permette una migliore gestione e qualità dei dati per reagire con più flessibilità ai cambiamenti, consente di aumentare la visibilità e la trasparenza lungo la filiera per rispondere ai criteri Esg e di migliorare la comunicazione e la collaborazione con i diversi attori delle catene di fornitura».

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