Il primo quotidiano sulla GDO
Aggiornato al 18 Aprile 2024 - ore 07:09
Reddito operativo a 1,317 miliardi (+1%) e fatturato a 39,5 miliardi di euro, in crescita del 7,5% e del 4,3% a rete costante. Sono questi i numeri del gruppo francese, che archivia il 2008 con i migliori risultati degli ultimi tre anni.
Salgono del 7% i profitti della quarta catena britannica di supermercati e arrivano a 655 milioni di sterline nell’anno terminante il 1° febbraio 2009.
La catena di negozi specializzati in articoli per l’infanzia ha stretto un accordo con i magazzini Karstadt per l’apertura di 67 punti vendita.
Il gruppo birraio ha chiuso il 2008 con una crescita del fatturato dell’11% e un forte incremento dell’indebitamento finanziario a 40,7 miliardi di euro.
Le performance di febbraio superano nettamente le stime degli analisti con un +5,1%, mentre le vendite dei competitor continuano a calare.
La catena di caffetterie americana ha siglato un accordo con Kraft Foods per la distribuzione del proprio caffè.
La catena di distribuzione abbassa del 25% i costi di circa 10.000 prodotti venduti nei propri ipermercati.
L’azienda nel 2008 ha incrementato il proprio fatturato del 13% e ha aumentato gli utili netti del 12%.
Nel quarto trimestre del 2008 la catena britannica di supermercati Asda ha registrato una crescita del 7,2% a rete costante e del 6,5% sull’intero anno.
I dati relativi all’ultimo trimestre del 2008 premiano la multinazionale di Atlanta, che ha aumentato del 5% i volumi prodotti contro il +3% di Pepsi.
Nel 2008 gli utili netti dell’azienda olandese sono crollati del 74% a 209 milioni di euro e il margine operativo ha segnato un -24% a 1,1 miliardi di euro.
Nel 2008 la multinazionale ha registrato un giro d’affari di circa 110 miliardi di franchi svizzeri e un aumento dell’utile del 69,4%.
Il distributore scommette sulla ripresa dell’economia dell’America Latina aprendo entro l’anno 252 nuovi punti vendita capaci di creare 14.500 nuovi posti di lavoro.
Di fronte al calo registrato sia dalle vendite che dagli utili nel secondo trimestre, il gruppo britannico ridimensiona le previsioni annuali e lancia un piano di riduzione dei costi.