Nel primo trimestre del 2009 il fatturato è sceso del 2,8% a 22,7 miliardi di euro rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Si trova ad Abidjan e ha come obiettivi il miglioramento della qualità delle materie prime locali - come cacao, caffè e manioca -e l’adattamento dei prodotti ai fabbisogni nutrizionali e ai gusti locali.

Da Société Generale a Chevreux a Jp Morgan: gli analisti vedono grigio sulle performance finanziarie dei prossimi mesi.

Il primo produttore mondiale di soft drink ha acquisito per 30 milioni di sterline una quota di partecipazione nella società inglese Innocent Drinks.

Il gruppo - che a giugno 2008 ha raggiunto un fatturato di 6,589 miliardi di euro e conta 19.300 dipendenti in 70 Paesi - si riprende la quota di capitale nelle mani di Kirin Holdings.

La prima catena britannica di supermercati annuncia risultati annuali superiori alle stime degli analisti.

Pepsi, presente nel mercato con Gatorade, ha fatto causa a Coca-Cola con l’accusa di mentire nella campagna pubblicitaria di Powerade.

I maggiori retailer iberici si sfidano a colpi di tagli-prezzo e iniziative promozionali. L’obiettivo è cercare di far fronte alla crisi che nel 2009 farà contrarre del 3% gli acquisti delle famiglie.

Fatturato in crescita dell’8% per il secondo produttore danese di birra, che nella seconda metà del 2008 ha però sofferto per la flessione subita nei principali mercati, dimezzando il profitto operativo.

Si chiama Discount la linea di prodotti di prima necessità a basso prezzo presentata dal distributore francese per fronteggiare l’attuale situazione economica e conquistare nuovi clienti.

Il colosso britannico della distribuzione ha annunciato che entro l’anno aprirà almeno 30 sportelli bancari all’interno dei suoi punti vendita.

Il nuovo accordo firmato con la società italiana prevede la realizzazione di supermercati Carrefour in tre dei 15 centri commerciali Winmarkt acquisiti da Igd nell’aprile 2008.

Le vendite hanno segnato un +5,8% a 68 miliardi di euro e il risultato operativo un +7,1% a 2,2 miliardi. Ma l’utile netto ha subito una flessione del 51% a 403 milioni di euro.

È la crescita più forte degli ultimi due anni: il retailer britannico ha chiuso il quarto trimestre fiscale con un incremento del 6,2% nelle vendite a rete costante ed esclusi i carburanti.