La costante crescita dell’enorme mercato nazionale ha permesso al gruppo birrario cinese Tsingtao di fatturare 19,6 miliardi di yuan nel 2010, l’equivalente di circa 3 miliardi di US$. La crescita è stata superiore al 10% dal momento che nel 2009 il giro d’affari aveva toccato quota 17,7 miliardi di yuan. L’utile netto è salito a 1.520 milioni di yuan (231 milioni di US$), in crescita del 21,6%. L'utile per azione è invece aumentato del 18,4% portandosi a 1,13 yuan.
La produzione del gruppo supera ormai i 60 milioni di hl/anno, il che lo posiziona tra i primi sei produttori di birra del mondo. L’azienda è cresciuta rapidamente grazie anche a una serie di acquisizioni di industrie locali. A fine 2010, ad esempio, Tsingtao aveva messo a segno l’acquisizione della birreria Shandong Yinmai della provincia di Shandong che produce oltre 5 milioni di hl/anno.
Tsingtao Brewery, fondata nel 1903 da coloni tedeschi, sostiene di detenere il 15% di quota sul mercato nazionale, il maggiore al mondo. La sua sede principale è a Qingdao, nella provincia di Shandong. La società è stata privatizzata nei primi anni '90 quando il gruppo birrario statunitense Anheuser Busch entrò in possesso del 27% delle quote. Nel 2009 Anheuser Busch-InBev cedette il 19,9% delle azioni Tsingtao alla giapponese Asahi Breweries, che ora è il secondo principale azionista, e la quota restante al tycoon cinese Chen Fashu. Tsingtao ha una buona diffusione anche in Italia, soprattutto nei ristoranti cinesi.
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