Il diffusissimo China Daily informa che in nome della cosiddetta "armonia sociale" il governo locale di Pechino ha deciso di bandire dai cartelloni pubblicitari i messaggi che trasmettono i valori del lusso e degli stili di vita distanti dalle tradizioni cinesi.
Il provvedimento, che combina la nostalgia di un passato combattuto dal Partito comunista con un rigurgito di stile marxista-leninista, dovrebbe essere applicato a partire da aprile per "frenare la tendenza all'edonismo" e alla "venerazione dei prodotti stranieri” in generale e a quelli di lusso in particolare.
Salvo ripensamenti ciò costituirà un problema serio per le pianificazioni dei marchi del luxury occidentale che puntano sull’enorme mercato cinese con una buona percentuale di nuovi ricchi.
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