Un vero e proprio gemellaggio tra due grandi frutti della Sicilia: è quello che è avvenuto a Macfrut, tra il Consorzio di Tutela dell’Arancia Rossa di Sicilia Igp e quello della Arancia di Ribera Dop che in occasione della presentazione del Comitato Ortofrutta DOP IGP promosso da Origin Italia del quale entrambi fanno parte, hanno dato vita a un primo incontro informale. Obiettivo è quello di unire gli intenti di due realtà simili, una Igp e l’altra Dop, in rappresentanza di una regione come la Sicilia che accomuna la loro terra d’origine.
«È un messaggio che vogliamo lanciare insieme non solo alla nostra regione, la Sicilia, ma a tutto l’agroalimentare italiano, ovvero che “fare sistema” veramente non deve essere più uno slogan, ma una realtà – spiega il Presidente del Consorzio dell’Arancia Rossa di Sicilia Igp, Gerardo Diana –, per questo abbiamo voluto cogliere questa occasione di Rimini promossa da Origin Italia come inizio di una nuova visione che deve partire da due realtà come quelle delle due arance siciliane”. Concetto ribadito dal Presidente del Consorzio dell’Arancia di Ribera Dop, Salvatore Daino. «Un incontro, il nostro, che ha consolidato il rapporto tra i due consorzi di tutela e che ha voluto ribadire ciò che il presidente di Origin Italia, Cesare Baldrighi, ha sottolineato, ovvero che facendo sistema sarà più facile anche affrontare le problematiche attuali e future del comparto e vincere la globalizzazione unendo forze e risorse».
I “gemelli diversi”, così come sono state simpaticamente definite le due eccellenze agrumicole siciliane, hanno un comune denominatore di grande impatto: la Sicilia. «Nell’immaginario collettivo la Sicilia è mare, sole e arance, per questo abbiamo voluto mettere insieme queste due grandi eccellenze, la Rossa di Sicilia Igp e Ribera Dop per dare un importante messaggio di origine riguardo alle arance siciliane – spiega Elena Albertini, vicepresidente del Consorzio dell’Arancia Rossa di Sicilia Igp e ideatrice dell’iniziativa di Macfrut – due tra i più grandi consorzi italiani si sono consolidati per amplificare il messaggio che Origin Italia ha voluto lanciare attraverso la realizzazione di un Comitato Ortofrutticolo di prodotti Dop e Igp».
Quella dell’Arancia Rossa di Sicilia IGP è una realtà che vede operativi, oltre alle migliaia di impiegati nel settore, più di 500 aziende agricole associate per un totale di oltre 6500 ettari certificati con l’Igp, di cui 800 in regime biologico. Sono tre gli intermediari di mercato e oltre 70 i centri di confezionamento associati, più di 300 sono le etichette autorizzate all’uso della denominazione protetta IGP come ingrediente nei prodotti elaborati, trasformati, composti pubblicati in un albo consortile. Nella campagna 2023-2024 sono state commercializzate oltre 30 milioni di kg di Arance Rosse di Sicilia Igp per un fatturato che ha superato i 40 milioni di euro.
Per l’Arancia di Ribera Dop si può parlare di un vero e proprio boom di vendite: si è passati dai 9 milioni di kg di prodotto lavorato immesso sul mercato durante la stagione 2021-2022 ai 16,6 milioni di kg della stagione 2024-2025, per una progressione di quasi 80 punti percentuali. Secondo i dati ufficiali del Masaf nella passata stagione (2023-2024) erano stati lavorati 14.968.862 chili di arance certificate Dop, mentre nella stagione 2024-2025 si è arrivati a 16.668.095 chili, con un +11,4%. Un risultato che segue al record del 66% di crescita registrato nella campagna precedente.