Nel 2024 le vendite online italiane registrano un +6%, raggiungendo 85,4 miliardi di euro.
Decurtando un punto di inflazione media annua si può parlare di un guadagno secco del 5 per cento. Ma, naturalmente, c'è anche chi scende e resta deluso...
A fare il punto è la diciannovesima edizione del rapporto annuale di Casaleggio Associati.
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Fra i settori principali si confermano viaggi e turismo, con un valore stimato in oltre 21,8 miliardi, seguiti dai marketplace (14,8 miliardi), dal tempo libero (13,4 miliardi) e da moda, gioco d’azzardo e alimentare.
Ma se si analizzano le tendenze le cose cambiano. Se in media un sito di e-commerce italiano è salito, lo scorso anno del 7%, ci sono state anche parecchie delusioni.
Dal punto di vista del giro d’affari, si legge “a registrare una delle maggiori battute d’arresto sono stati i comparti a più alto incremento nel 2023, come i marketplace (+1% vs +55% del 2023), i viaggi e il turismo (zero contro +42%) e i prodotti per animali (+7% rispetto a un +37%).
La più sofferente è l’editoria, che ha lasciato sul terreno 14 punti in valore, mentre continuano a tirare la volata scommesse e casinò (+31%), auto e moto (+25%), assicurazioni (+17%) e moda (+16%).
Il fatturato dell’alimentare resta ragguardevole e si attesta, nel nostro Paese, al disopra dei 4,7 miliardi di euro, riportando un quinto posto e confermando lo scenario globale: “Fra i beni di consumo più acquistati online a livello mondiale, durante tutto il 2024, spiccano la moda (771 miliardi di dollari), il food (680 miliardi), il fai da te (494) e l’elettronica di consumo (465 miliardi di Usd)”.
Sempre più connessi
Connessioni e device: questi sono, è chiaro, gli elementi chiave. Da noi, si legge nel rapporto, il numero più recente di utenti Internet, registrato a inizio 2025, è pari a 53,3 milioni, con una penetrazione dell’89,9 per cento.
“Il dato è in aumento rispetto a quello di gennaio 2024, con un delta positivo del 2,2%, mentre 42,2 milioni di persone sono attive anche sui social”.
Le connessioni da mobile superano largamente il numero degli abitanti e toccano, nel 2024, gli 82,2 milioni con una penetrazione del 139%, in lievissimo incremento, +0,3%, sull’anno precedente. Ma, a inizio 2025, il dato sale fino a 89,9 milioni, una quota determinata, in modo prevalente, dagli smartphone.
È salito anche il tempo che la popolazione (sopra i 2 anni di età) dedica a Internet. A fine 2024 gli utenti unici in Italia erano 44,4 milioni, con un incremento della permanenza pari, in cifre percentuali, all’8,9 per cento.
Verso l’intelligenza artificiale
Se questa è la situazione, risulta chiaro che ci troviamo di fronte a una nuova era digitale. «Il 2024 è stato il momento in cui le aziende hanno iniziato a comprendere davvero come utilizzare l’IA nei propri processi interni, scoprendo una rivoluzione concreta - spiega Davide Casaleggio, presidente di Casaleggio Associati -. La sfida per il 2025 sarà costruire nuovo valore grazie a queste tecnologie, andando oltre l’efficienza operativa».
L’adozione dell’IA sta ridefinendo l’esperienza di acquisto online, aprendo scenari inediti di personalizzazione, automazione e interazione avanzata.
Gli impieghi più diffusi tra le imprese e-commerce sono la creazione automatizzata di contenuti relativi al prodotto, le traduzioni, l’analisi dei dati e delle previsioni, nonché la personalizzazione dell’esperienza cliente.
Le maggiori difficoltà riguardano, invece, la mancanza di una strategia IA chiara, la scelta dei partner tecnologici e la complessità dell’integrazione con i sistemi esistenti.
Nel breve termine i merchant nazionali prevedono di investire soprattutto sull’ottimizzazione del sito (53%), cioè su prestazioni, tecnologie e customer experience.
Seguono, fra le priorità, il servizio clienti, il Crm, l’automazione di marketing (l’aggregato riceve il 33% delle preferenze) e, al terzo posto, le attività di marketing e promozione (in calo dal 44% al 30%).
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