Secondo un’analisi Coldiretti, sulla base dei dati del commercio estero rilevati dall’Istat che mettono a confronto maggio 2019 con il corrispondente mese del 2018, corrono le esportazioni dell’alimentare nazionale, che fanno registrare un record del +9,4%.

«Questo conferma – sottolinea la Confederazione – il consolidamento del successo del food nazionale nel mondo che, se si analizzano i primi 5 mesi, archivia un aumento cumulato dell’8,3%, sullo stesso periodo dell’anno precedente, arrivando a un totale di 15 miliardi di euro».

A spingere la domanda estera di made in Italy è il boom verso gli Usa, dove l’aumento gennaio-maggio è del 13,7% nonostante il clima di incertezza creato dalla politica daziaria minacciata dal presidente Donald Trump contro una serie di prodotti europei, fra i quali Prosecco, Parmigiano Reggiano, Pecorino Romano e olio di oliva.

Buoni risultati anche in Europa, con segnali del +13,3% in Francia e del +4,2% in Germania, mentre rallenta la Gran Bretagna con un -8,2% dovuto alla pressione della Brexit.

«Gli States – conclude la fonte – sono comunque motivo di grave preoccupazione, in quanto si collocano al terzo posto tra i principali italian food buyer, dopo Germania e Francia, e prima del Regno Unito».