L'Italia è il paese delle piccole e medie imprese. È il paese delle aziende di nicchia, dei prodotti di qualità non facilmente reperibili, frutto di ricerca continua, di specializzazione anche in comparti dove contano le economie di scala e di innovazione pure in settori maturi.
Questa peculiarità tutta italiana, secondo Paolo Preti - autore de “ll meglio del piccolo. l'Italia delle PMI: un modello originale di sviluppo per il paese” nonché docente di organizzazione delle piccole e medie imprese in Bocconi - va considerata come un valore, che ci differenzia dagli altri Paesi e che va gestito al meglio affinché sia ancora più redditizio. Come? Per esempio ponendo l'accento su aspetti quali la vocazione imprenditoriale, la proprietà familiare e l’attività prevalentemente manifatturiera delle pmi di casa nostra.
Queste caratteristiche, integrate tra loro, costituiscono un unicum nel panorama economico internazionale per contributo alla crescita del Pil, per capacità di export, nonché per numero di posti di lavoro e per numero di aziende. L'autore rileva come l'83% delle piccole e medie imprese italiane siano a carattere familiare. La famiglia – secondo Preti – non va vista però come un vincolo allo sviluppo aziendale, bensì come una risorsa per la tenuta complessiva dell’impresa.
In particolare le aziende familiari migliori, al giorno d'oggi, sono quelle che ricercano il mantenimento di un buon equilibrio tra imprenditorialità e managerialità, tra famiglia e gruppi dirigenziali, tra rapporto diretto con i collaboratori e l’adozione di strumenti analitici di gestione del personale e di governo dell’impresa.
Il volume termina con una serie di case history di aziende manifatturiere (da Nucas a Ma-Fra a Daunenstep) che in epoca di globalizzazione hanno fatto della specializzazione una modalità di azione strategica proficua.
Il meglio del piccolo. l'Italia delle PMI: un modello originale di sviluppo per il Paese
Egea
di Paolo Preti
225 pagine
25 euro