Il libro è incentrato sull’importanza che le aziende danno oggi al target. Nessuna produzione è ormai pensabile se non è stato preventivamente individuato il suo target, ossia un insieme di persone intravisto come possibile fruitore del bene o del servizio.
Attraverso il target, tuttavia, l’azienda si propone di offrire ai consumatori non tanto ciò che essi desiderano ma ciò che essi sono e opera affinché la loro personalità non si sviluppi. Lontano dall’essere un mero strumento tecnico d’impresa per favorire l’incontro tra domanda e offerta, il target è, secondo l’autore, alla radice della cristallizzazione sociale e avrebbe allargato il suo ambito di applicazione ben oltre il marketing tradizionale.
Nella politica, all’originario compito di orientare la comprensione (cercare di indirizzare le persone a un’ideologia attraverso la persuasione) è subentrato quello di comprendere l’orientamento (carpire gli umori delle persone per appiattire su di essi la propria azione politica). Nell’editoria i principali quotidiani si sono costruiti un pubblico su misura, che riconfermano continuamente nelle opinioni che già possiede. Il risultato finale è che la società non è più abitata da gruppi di opinione ma da gruppi d’impressione, formati da individui suggestionabili, conservatori e privi tra loro di relazioni sostanziali.
Il target domina le nostre vite e la nostra personalità. Da qui il titolo. Secondo l’autore è necessario abbandonare la moderna metafisica del consumo e ricercare modelli sociali radicalmente nuovi. Scoprendoli, imprevedibilmente, persino nel link o nella metropolitana.
Remo Bassetti
Contro il Target
Bollati Boringhieri Editore
2008
12 euro
125 pagine
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