E’ un andamento con luci e ombre quello che l’export del vino made in Italy, complice la difficile congiuntura economica, sta facendo registrare nei primi mesi dell’anno.

Secondo le ultime rilevazioni di Assoenologi, infatti, le esportazioni si sono attestate a 727 milioni di euro, facendo segnare un significativo calo: -9,2%. Di contro però i volumi si sono confermati stabili a 3,9 milioni di ettolitri, con incrementi molto alti nei mercati dell’Est Europa (+74%) e dell’Africa del Nord (+17,6%). Queste crescite significative vanno a compensare le contrazioni che si registrano in Asia Centrale (-50%) e in Sud America (-35%).

La generale tenuta dei volumi conferma il processo di fidelizzazione del consumatore straniero al vino italiano. Ad essere apprezzato all’estero è soprattutto la bevanda di Bacco imbottigliata, che sta erodendo quote di mercato a quello sfusa.

Ma le ombre per il comparto vitivinicolo nel 2009 riguardano anche la crisi dei consumi interni. Un fascio di luce proviene invece dalla vendemmia, che secondo le ultime rilevazioni del Comitato settore vitivinicolo della Fedagri-Confcooperative, dovrebbe attestarsi sui 46,6 milioni di ettolitri complessivi, in crescita del 2% rispetto al 2008.

Nello specifico, i dati regionali vedono un incremento della vendemmia in Piemonte (+5%), Lombardia (+7%), Trentino (+5%), Umbria (+7%), Campania (+5%) e Sardegna (+8%). In Trentino la vendemmia si presenta anticipata di 10-14 giorni per le uve Chardonnay e Pinot Grigio. Se permarranno le attuali condizioni climatiche, i due vitigni rossi autoctoni Marzemino e Teroldego verranno vendemmiati nella prima settimana di settembre.

In calo invece le previsioni produttive di Friuli Venezia Giulia (-5%), Abruzzo (-5%) e Puglia (-5%). Sostanzialmente stabile il raccolto delle regioni Veneto, Emilia-Romagna, Basilicata, Calabria, Sicilia, Toscana, Marche, Lazio e Molise.

La Sicilia però registra un calo del 10% per le uve Chardonnay. Secondo quanto dichiarato da Fabio Rizzoli, amministratore delegato della cantina Feudo Arancio, in provincia di Agrigento, per questo vitigno la vendemmia ha preso il via lo scorso agosto, mentre per i vitigni autoctoni è prevista a metà settembre.