I dati Ismea parlano chiaro: agli italiani il cibo biologico piace sempre di più. Nel 2009 la crescita del comparto è stata di ben 6,9 punti percentuali sull’anno precedente. A sottolineare il trend positivo sono state la Confederazione italiana agricoltori e Anabio.

Gli abitanti delle regioni dell’Italia settentrionale sono stati i principali consumatori di alimenti biologici. In questa zona infatti si è concentrato oltre il 70% degli acquisti totali. Seguono le regioni centrali (compresa la Sardegna) con il 21,6% e il Sud con il 7,5%.

Una diffusione più capillare della distribuzione, non più limitata solo ai negozi specializzati ma che riguarda anche la gdo, è sicuramente l’elemento che ha contribuito in maniera più incisiva alle buone performance del comparto nel 2009. Per quanto riguarda la distribuzione moderna, gli ipermercati hanno registrato un incremento del 14,7% delle vendite, mentre nei supermercati la crescita è stata solo dell’1,5%.

Ortofrutta fresca e trasformata (+26,6% a valore) e uova (+21,8%) sono le categorie merceologiche che hanno fatto segnare gli incrementi maggiori e che hanno trascinato la crescita del comparto bio. Sono aumentate invece a ritmi più contenuti le vendite di bevande, pane e prodotti lattiero-caseari. L’unico dato negativo di rilievo riguarda gli alimenti per l’infanzia: 15,7%.