Ormai non spaventa più acquistare prodotti attraverso il commercio elettronico. I consumatori hanno acquisito fiducia verso il web e sono disposti anche ad utilizzarlo per i propri acquisti.

Conferma questa tendenza la ricerca E-commerce in Italia 2009: un’opportunità nella crisi realizzata dallo studio Casaleggio Associati, che ha rilevato come il commercio elettronico nel nostro Paese stia crescendo a un tasso annuo del 31%.

Si tratta di una crescita consistente e che le imprese devono tenere in ampia considerazione, alla luce soprattutto dell’attuale congiuntura economica. E se aziende come Prada, Louis Vuitton, Diesel, Feltrinelli e De Cecco hanno già sperimentato questo tipo di commercio, altre si stanno attivando per svilupparlo.

Uno sviluppo legato soprattutto ai progressi del sistema e-commerce come l’abbassamento dei prezzi, l’investimento strutturale dei leader di mercato e l’aumento della gamma attraverso delle partnership.

A livello europeo l’e-commerce lo scorso anno ha  fatto segnare un fatturato stimato di 252 miliardi di euro, di cui l’Italia rappresenta il 6,4% del totale, corrispondente al 2,5% del mercato europeo.

I settori principali, a livello europeo, dell’e-commerce nel 2008 sono stati: turismo (49,8%), tempo libero (15,9%) ed elettronica di consumo (13,1%).