Sulle tavole degli italiani aumenta il numero di alimenti bio. E sono le rilevazioni stesse effettuate da Ismea-AcNielsen a confermarlo.

Nei primi sei mesi dell’anno in corso la spesa per i prodotti biologici ha infatti fatto segnare, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, un incremento dell’8,9%.

Ipermercati e supermercati risultano i canali d’acquisto preferiti dai consumatori e le loro vendite sono aumentate rispettivamente del 7% e del 12,6%. Migliorano anche le performance delle superette e dei discount.

Ma quali sono gli alimenti che hanno fatto registrare i maggiori livelli di spesa? In testa troviamo gli ortofrutticoli freschi trasformati (+21,8%), seguiti dai lattiero-caseari (+7,8%), dalle bevande analcoliche (+8,4%) e dalle uova (+7,9%).

Incremento a doppia cifra, pari a 47,3 punti percentuali, per i prodotti per l'infanzia che crescono a un tasso molto sostenuto. Positive anche le performance di pasta e riso (+15,5%), mentre salumi ed elaborati, per i quali si rivelano livelli di spesa ancora contenuti, hanno fatto segnare un incremento di 50,3 punti percentuali.

Le famiglie italiane hanno invece ridimensionato la spesa per oli (-4,1%), pane e sostitutivi (-1,4%) e miele (-0,1%).

Analizzando la suddivisione delle vendite per aree geografiche, si rileva come i cibi biologici hanno registrato un incremento nelle regioni settentrionali della Penisola: +17,7% nel nord ovest e +19,4% nel nord est. In flessione invece le performance registrate nel sud (-12,7%) e nel centro (-9,1%).