E’ un quadro completo e dettagliato delle abitudini di acquisto dei generi alimentari degli italiani quello che emerge dai dati di una ricerca Nielsen commissionata da Fedagri-Confcooperative.

Il consumo fuori casa sta lasciano spazio a quello tra le mura domestiche, che registra una sempre maggiore presenza sulle tavole di referenze food in promozione e a marchio del distributore. La logica del prezzo contenuto, che non tralasci però la qualità, sembra quindi essere seguita con costanza dallo shopper, attratto dal canale discount (+16% nel 2008).

Lo sviluppo dei consumi tra le mura domestiche emerge anche dall’aumento delle vendite dei prodotti per la prima colazione (confetture, burro, miele e fette biscottate), che segnalano un minore interesse da parte degli italiani per le classiche colazioni al bar a base di cornetto e cappuccino.

Ma anche la crescita delle vendite di referenze con un alto contenuto di servizio - primi piatti già pronti, surgelati, salse e condimenti - dimostra che gli italiani sono sempre meno orientati al fuori casa.

Nella classifica dei prodotti più consumati la carne è al primo posto, seguita da formaggi e frutta fresca, che nel 2008 ha fatto segnare vendite pari a 3.959 milioni di euro. Un business, quest’ultimo, di maggiore rilievo se si considera che gli italiani spendono circa 10 miliardi di euro per acquistare prodotti ortofrutticoli freschi e trasformati, come bevande, passate, surgelati e ortaggi in scatola.