Il gelato per i giovani italiani è sinonimo del dinamismo tipico dei ventenni, perché ben si coniuga a sport e attività fisica in generale. E’ il calcio lo sport più legato al gelato (19%), - specie per i maschi (23%) -, seguito da atletica (15%), pallavolo (10%), nuoto e tennis, citati rispettivamente dall’8% e dal 5% degli intervistati. Una conferma arriva dalla scelta di quelli che potrebbero essere considerati, secondo il campione, i testimonial ideali per uno spot sul gelato, dove tra i primi cinque figurano Fiorello (26%), Riccardo Scamarcio (14%), Alessandro Del Piero (13%), Ilary Blasi (9%) e Carolina Kostner (8%).

Questi sono alcuni dei risultati emersi dal sondaggio “Generazione... Gelato”, realizzato da Demoskopea per l’Istituto del Gelato Italiano che conferma l’amore dei giovani per questo dolce dal forte valore di aggregazione sociale. L’approccio al consumo è da considerare “adulto”. Infatti quasi la metà degli intervistati (41%) dichiara di cercare le informazioni nutrizionali sull’etichetta dei gelati confezionati, mostrando maturità nei consumi, orientati alla moderazione e all’autoregolazione.

Un atteggiamento dovuto soprattutto a curiosità (56%), ma anche interesse per ciò che si mangia (34%). Il 96% degli italiani tra 14 e 24 anni - in modo trasversale per sesso, per età e distribuzione sul territorio nazionale - ama il gelato, ma un po’ di più nel Sud (99%), a fronte del 97% del Nord Est e del 94% di Centro e Nord Ovest.

Il gelato si comincia a consumare precocemente: il 70% lo assaggia già prima dei 5 anni e un 25% tra i 5 e i 7 anni. L’indagine dimostra anche che l’amore per questo alimento cresce con il passare del tempo: lo mangia il 94% dei teenager, ma gli indici salgono ulteriormente nel caso dei “20 something”, attestandosi al 98%.

Il più apprezzato resta il cono con cialda
, consumato dal 33% dei bambini e dal 46% dei giovani. Cambiano, invece, le preferenze sulle altre tipologie di prodotto: chi da bambino mangiava coppette (23%), stecchi ricoperti (16%) e ghiaccioli (16%), con il passare degli anni predilige sapori più complessi e maturi. Lo stecco ricoperto – una tipologia di prodotto che l’industria gelatiera lancia ogni anno in abbinamenti sempre più creativi ma meno adatti al palato dei più piccoli - arriva al 18%, il gelato al biscotto si attesta al 12%, mentre il ghiacciolo scende al 5% e la coppetta si ferma al 7%.

Se il gelato piace un po’ a tutti, a variare sono invece le situazioni di consumo: la maggioranza (42%) preferisce mangiarlo nel pomeriggio o nel dopo cena (31%). Quasi 2 giovani su 10 (17%) lo considerano ideale dessert a pranzo o a cena.  

Per oltre un giovane su due il gelato rimane un rito prevalentemente legato all’estate (54%), per la sua capacità di rinfrescare (87%), ma anche perché in questa stagione è più facile avere uno stile di vita attivo e all’aria aperta, situazione a cui questo alimento si adatta perfettamente (14%).

Va anche detto che si sta parallelamente affermando una progressiva destagionalizzazione del gelato, che, complice anche l’innalzamento delle temperature medie, viene consumato indifferentemente durante tutto l’anno dal 37% dei giovani. Gli aspetti razionali non escludono il ruolo della sfera emotivo-gratificatoria. Infatti i sentimenti maggiormente legati all’idea di mangiare il gelato sono la freschezza (16%), la felicita (13%) e il relax (12%).