Sono i supermercati e gli ipermercati a trainare la vendita di prodotti cosmetici. Sul totale delle vendite 2009, pari a 9.100 milioni di euro, ben 3.600 milioni (corrispondente a circa il 40%) hanno riguardato il canale della gdo. A renderlo noto è stato Unipro, che ha anche rilevato come nel primo semestre del 2010 le vendite a valore di cosmetici in gdo dovrebbe crescere del 2,5%.

Ma quali potrebbero essere i fattori che hanno determinato, e probabilmente determineranno, queste performance positive della gdo? Un dato di fatto è che l’utilizzo di referenze cosmetiche è entrato nella quotidianità e quindi nei carrelli della spesa questa tipologia di prodotti non viene meno.

Da non sottovalutare anche la capacità della gdo di combinare qualità e prezzo, in un momento in cui proprio i prezzi sono oggetto di continue verifiche da parte dei consumatori che hanno un potere d’acquisto ridotto rispetto agli anni passati. Lo shopper mostra una propensione all’acquisto attenta e quindi vuole spendere al meglio le risorse disponibili.

E’ bene però ricordare che all’interno del panorama distributivo, mentre la gdo sta brillando, diverse nubi si stanno addensando su altri canali di vendita. In particolare i canali professionali e la profumeria nel secondo semestre del 2009 hanno registrato vendite in contrazione: -3,9% per gli acconciatori e -3,8% per estetiste e profumeria.